“Disse qualcuno: ognuno si guardi la propria pelle”
Manfredonia/ Macchia – Zona di pascolo, di pace prima degli anni ’70 … oggi ancora tra quella terra incontaminata, pecore tosate a mangiare, quell’erba asettica arida colorata e smorta. In quel posto odora di lutto , di panni stesi ai campi grigi del contadino … che coltiva gli ettari inquinati … dell’ecologico colpito dal male feroce, antibiotico nocivo al chimico.
A due passi dalle rocce delle scogliere… del paradiso qual’era prima quella terra, di mare e di natura pura.
Cosa non riesce a far l’essere umano ,a sconvolgere la grazia regalata dal cielo…bisognava fare attenzione , al pensiero minimo della ragione, per non distruggere il bene dell’esistenza – ma la cattiveria è tanta , passa sopra ogni cosa, non guarda in faccia a nessun anima ,calpesta ogni testa e ogni cuore sotto la scarpa – dell’essere ignobile e crudele, che sparge ferite vive , senza distinguere niente – tanto la vita non è mia, ma solo tua… ognuno si guardi la propria pelle… tanto nessuno pagherà mai le morti negli abissi – dei diavoli nascoste nelle profondità marine.
di Claudio Castriotta