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‘Zero cani in canile’, Valente: “Preso spunto da Riccardi”, l’ideatrice: “Ma non ebbe alcun seguito”

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Con ‘Zero cani in canile’ ancora una volta l’Amministrazione del fare mette in campo un’iniziativa prendendo spunto (per usare un eufemismo) dal recente passato, quello stesso che un giorno sì e l’altro pure dichiara di voler rinnegare.


Correva l’anno 2016, infatti, quando ‘Zero cani in canile’ veniva lanciata sul territorio di Manfredonia.
Siamo comunque ben consapevoli che al di là della paternità dell’iniziativa, sono i risultati che contano ed è per questo che auguriamo all’assessore Grazia Pennella di poter raggiungere l’obiettivo prefisso dei ‘zero cani in canile’.


Per il futuro, però, chiediamo un po’ più di originalità. Dopotutto, a quasi un anno di distanza, è anche giusto che quest’Amministrazione cominci a lavorare sul ‘proprio’ programma.

Maria Teresa Valente
Capogruppo CON Manfredonia

“Maria Teresa Valente  mi scuso se pubblico sotto questo post ma non riesco a commentare sotto al suo.  In quanto ideatrice del progetto Zero cani in canile mi sento di fare delle precisazioni rispetto a ciò che ha scritto.

Quando proponemmo il progetto nel 2016 al sindaco Angelo Riccardi  non ebbe alcun seguito e l’ amministrazione non deliberò mai per la sua applicazione. Non so le motivazioni ma dopo la presentazione e gli articoli usciti, Zero cani in canile non parti mai a Manfredonia.  Né parti quando Manfredonia era commissariata e il Parco si fece promotore per avviarlo.

Se adesso una amministrazione ha creduto nel progetto e lo ha approvato non mi sembra il caso di parlare di  ” prendere spunto” anche perché il progetto è sempre lo stesso ed è  identico  a quello del 2016.  Sarebbe stato un prendere spunto se l’ attuale amministrazione lo avesse rielaborato e proposto come proprio, ma così non è stato.

Sono stata contattata dall’ assessore dopo che le volontarie locali nelle persone di Beatrice Buo  e Rosa Prencipe  lo hanno proposto come soluzione possibile. Adesso per il bene della città e degli animali bisogna lavorare uniti e con spirito di collaborazione. Il progetto, soprattutto nella fase iniziale richiede un duro lavoro e tempo perché lavora sulla prevenzione e non sullo spostamento di quelli esistenti. Mi auguro di avervi tutti compatti ad aiutare  perché ce ne sarà bisogno e se verrà applicato bene per Manfredonia si prospetta anche un importante sviluppo economico legato al settore Animal Friendly”.–

La risposta di Francesca Toto – Volontaria e ideatrice del progetto di successo nazionale ‘Zero cani in canile’

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