Attualità Capitanata

Viaggio tra i murales: da Foggia alla Provincia alla scoperta della Street Art

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Sono belli da vedere, affascinanti da ammirare, piacevoli da fotografare. Stiamo parlando dei murales, dipinti realizzati su una parete o su un muro che impreziosiscono anche la nostra Provincia. Forme d’arte moderna, la Street Art vive un momento d’oro nella nostra terra grazie agli artisti locali ma anche di fama internazionale che hanno scelto di far rivivere un angolo abbandonato o dismesso delle nostre città. Visitare un murales diventa un’occasione per organizzare una gita verso una meta artistica o semplicemente per riscoprire con nuovi occhi la propria città. Da Foggia alla Provincia, ecco i murales da non perdere.

A RIGNANO GARGANICO UN TEMPIO DEDICATO A GIANO BIFRONTE

Tra le suggestive stradine di Rignano Garganico, il comune più piccolo del Gargano, fa capolino un tempio dedicato a Giano Bifronte. Nel cuore del centro storico, precisamente in Vico Orso, spunta l’ultima opera di Alessandro Tricarico che reinterpreta in chiave moderna la divinità volutamente rappresentata con gli occhi chiusi, in segno di resa nei confronti di un presente atroce, superficiale e ostaggio di giudizi intrisi di perfidia. Rignano è legata a questa divinità nel suo etimo, secondo alcune fonti il suo nome deriva da “Ara Jani”: Altare di Giano. Nella rappresentazione dell’artista, Giano Bifronte sembra sospirare chiudendo gli occhi, concentrandosi su cosa è davvero importante, sperando di non farsi trafiggere da quello che Calvino chiamava “roveto di pupille pungenti”. Giano Bifronte è colui che presiede a tutti gli inizi. Protettore dei luoghi inaccessibili, dei cancelli, delle scale, dei passaggi, dei recinti e delle porte, con i due volti che guardano a ciò che è stato e ciò che sarà. Questo è il secondo di una serie di templi dedicati a divinità nostrane, semidei con pregi e difetti umani ma ammantati da un’aura di misticismo. I luoghi scelti sono fuori dalle rotte turistiche, posti bellissimi situati sul Gargano, promontorio sacro di natura e terra di miti e leggende.

DA ISA CAPPABIANCA A FALCONE E BORSELLINO: I MURALES DI VIESTE

È una gigantografia in carta dedicata alla maestra di tutti i viestani, il murales a firma del fotoreporter Alessandro Tricarico realizzato in piazzetta Petrone, nel centro storico della cittadina garganica di Vieste. L’opera è dedicata a Isa Cappabianca, insegnante e poetessa in vernacolo. Un simbolo di Vieste, a cui l’artista ha voluto rendere omaggio, così come ha fatto in passato con tutte le altre storie che ha rappresentato, come quella del pescatore Peppino o del clochard Antonio, i volti di Capitanata che ha reso celebri. Sempre a Vieste ci sono anche Falcone e Borsellino, i volti degli eroi antimafia campeggiano sulla parete della Scuola Media Statale Don Antonio Spalatro della cittadina garganica. Il murales è stato realizzato dallo studio 167B/Street grazie al progetto sulla legalità promosso da Consiglio comunale dei ragazzi, insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Vieste.

Vieste

A CAGNANO VARANO IL DIO DEL MARE: IL PESCATORE PEPPINO DIVENTA UN MURALES

Anche a Cagnano Varano è passata la mano dell’artista Alessandro Tricarico. Il primo ‘tempio’ è già stato inaugurato sul Lago di Varano, un grande specchio d’acqua che si estende per oltre dieci chilometri, separato dal mare solo da una sottilissima striscia di terra. In questa bellezza naturale sorge l’opera dedicata al dio del mare. Nell’opera il protagonista è un pescatore trabuccolante: il trabucco è un antichissimo strumento da pesca diffuso lungo tutta la costa, da Vieste a Peschici, che impreziosisce in modo suggestivo la nostra costa. Il suo volto occupa l’intera superficie del muro: rigogliosa barba bianca, sguardo basso, pelle bruciata da una vita di esposizione al sole e al vento. Tricarico ha trasformato il pescatore garganico Peppino in un moderno Poseidone. La tecnica di Tricarico è sempre la stessa: individua il luogo e il muro su cui agire, studia la forma e lo spazio della superficie, pensa alla storia che vuole raccontare. Una volta che ha scelto l’immagine, la stampa in più pezzi che vanno a comporre una gigantografia di grande effetto incollata su tutto il muro. Non si tratta più di semplici opere d’arte ma di una narrazione artistica capace di rimettere al centro gli uomini e le particolarità insite nei territori in cui abitano. Luoghi spesso dimenticati, soprattutto sul Gargano, zona affascinante che cela segreti nascosti tra panorami che occhieggiano tra stradine scoscese dei centri storici e insenature selvagge da scoprire.

Cagnano Varano

FOGGIA, IL MURALES CHE OMAGGIA IL DIO DEL CALCIO: ZEMAN

Un simbolo per la città, un Dio per i tifosi. Stiamo parlando di Zdenek Zeman. L’allenatore boemo, prima ancora che attuale tecnico della squadra cittadina, rappresenta per tutti il simbolo dell’epopea che il movimento calcistico foggiano ha vissuto all’inizio degli anni ’90, contribuendo a raccontare in giro per l’Europa e per il mondo la storia e il ritratto di una città felice. Proprio per questo, l’Associazione di volontariato Regime Rossonero Onlus e la Rm Service, hanno promosso la realizzazione di un murales dedicato al Boemo. L’opera si trova in Vico La Porta 1, nel cuore della Foggia antica e popolare. Il murales è stato realizzato dagli artisti Caktus e Maria Artwork nell’ambito di un’iniziativa che intende dare impulso anche alla riqualificazione di uno dei vicoli della Foggia antica. Il ritratto è lungo 15 metri e alto 3 metri e ritrae fedelmente il tecnico del Foggia Calcio con il suo sguardo intenso e le rughe espressive di un volto che racconta la storia.

Foggia

STORNARA È LA CAPITALE DELLA STREET ART CON STRAMURALES

È una tappa da non perdere per tutti gli appassionati di street art quella nel piccolo borgo di Stornara, un museo di opere d’arte moderne a cielo aperto. Un successo nazionale decretato dal Festival della Street Art “Stramurales” a cura dell’associazione Stornara Life APS che ha rilanciato il piccolo borgo abitato da poco più di cinquemila anime. Il festival è stato un’occasione per gli artisti di livello internazionale che hanno individuato tra le vie del paese la tela ideale per esporre le loro opere. Murales di ogni forma e dimensione, colori e temi fanno capolino da un angolo urbano per trasportare il visitatore che guarda in un’altra dimensione. Dopo ben cinque edizioni, Stornara è diventata una città d’arte per gli artisti, una fucina di idee e di creatività che non smette mai di stupire. Una tappa imperdibile per chi ama perdersi con lo sguardo tra opere che decorano e impreziosiscono intere facciate di palazzi e imbattersi negli artisti che con pennelli e bombolette spray perfezionano le loro opere. Attualmente si contano oltre settanta murlaes, tra i più suggestivi il Cappuccetto Rosso Moderno dell’artista italiano Kirs Rizek oppure la donna azzurra di Madragora artista portoghese. Dove sono collocati? Già dalla strada che conduce a Stornara e che immette all’ingresso del paese si può scorgere il primo murales che copre la facciata di un palazzo e saluta i visitatori. Il resto? Basta farsi una passeggiata tra le vie del centro per beccarli quasi tutti!

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