Un lavoro teatrale per ricordare l’assurdità di ogni tipo di guerra a Monte Sant’Angelo
Un lavoro teatrale per ricordare l’assurdità di ogni tipo di guerra. Non dimenticare gli scellerati atti di violenza o gli sciagurati massacri di massa è oggi come ieri un bisogno esistenziale di ogni persona. E’ l’obiettivo di “Ausmerzen, vite indegne di esser vissute” di Marco Paolini che sarà portato in scena il 27 gennaio, “il giorno della memoria” presso l’auditorium “Bronislao Markiewicz” del santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. Il lavoro, messo in scena dalla compagnia teatrale “Marco cavallo” del centro diurno “Genoveffa de Troia” di Monte Sant’Angelo vuole commemorare un’altra data storica: il 7 gennaio del 1945. Quel giorno, le truppe russe entrarono in Polonia e videro gli orrori dei campi di sterminio nazisti. Da allora, la “ferocia umana” continua a manifestarsi in diversi “teatri” di guerra della nostra Terra.
“Noi, ancora oggi – dicono dalla compagnia teatrale – con il teatro cerchiamo di parlare – tra i tanti massacrati dalla insensataggine omicida – di trecentomila esseri umani classificati come vite indegne di essere vissute. Si tratta dell’olocausto dei malati psichiatrici. La strage degli indifesi all’interno degli ospedali polacchi e di quelli della Germania Orientale ebbe inizio il 15 settembre del 1939, due settimane dopo l’invasione nazista della Polonia.
“Questa – scrive l’attore Marco Paolini – è la storia di uno sterminio di massa conosciuto come Aktion T4. T4 sta per TiergartenstraBe numero, 4, un indirizzo di Berlino. Durante Aktion T4 sono stati uccisi e passati per il camino circa trecentomila esseri umani. Cominciarono a morire prima dei morti nei campi di concentramento, prima degli zingari, prima degli ebrei, prima degli omosessuali e degli antinazisti e continuarono a morire dopo, dopo la liberazione, dopo che il resto era finito”.