Turismo, Manfredonia cresce? Carbone: “No, svelato l’inganno: molte strutture prima non erano registrate”

Turismo, Manfredonia cresce? “No, svelato l’inganno: molte strutture prima non erano registrate”
“Più osserverete da vicino, più sarà facile ingannarvi”
È con questa frase tratta da Now You See Me che possiamo riassumere perfettamente il tentativo dell’Assessore al Turismo di spacciare per boom turistico quello che, a ben vedere, è solo un effetto ottico creato da numeri isolati, fuori contesto, piegati a una narrazione propagandistica.
Il celebre +22,97% di presenze a Manfredonia nel 2025 è il classico dato torturato fino a fargli dire ciò che si vuole. La verità? Si passa da 41.417 presenze nel 2024 a 50.832 nel 2025. Numeri che sembrano “importanti” solo perché si partiva dal fondo della classifica. In questo scenario, parlare di “rinascita turistica” è semplicemente fuori luogo. Ma l’inganno vero si scopre solo andando più a fondo.
I dati ufficiali al 30 giugno 2025 (così come da tabelle allegate di Puglia Promozione) ci dicono che a Manfredonia le imprese turistiche sono passate da 217 nel 2024 (59 strutture ricettive + 158 locazioni turistiche) a 287 nel 2025 (71 + 216). Una crescita del 32% di attività registrate. Cosa significa? Che molte strutture prima non erano regolarizzate. Quello che emerge dai numeri non è una crescita, bensì una regolarizzazione forzata. L’aumento delle strutture registrate è il frutto diretto dell’obbligo del CIN (Codice Identificativo di Struttura) imposto dalla legislatore.
Lo ha confermato lo stesso Assessore Gentile, che ha parlato di controlli e adeguamenti, smascherando di fatto il suo collega di Giunta. Altro che miracolo: si sono semplicemente accesi i riflettori su chi prima era nell’ombra. Siamo di fronte a un classico caso di autocelebrazione per un risultato che è frutto di burocrazia, non di visione. E nel frattempo, non è stata messa in campo alcuna politica turistica vera. Nessuna campagna promozionale, nessuna partecipazione alle fiere di settore, nessun coordinamento con gli operatori locali, che ancora una volta si sono arrangiati da soli. Non esiste alcun piano strategico del turismo. Nessun investimento concreto in marketing territoriale, in comunicazione, in innovazione dell’offerta. E poi c’è il caso surreale della Fondazione, per la quale la vecchia opposizione, oggi maggioranza, ha continuamente incalzato la Giunta precedente, tacciandola di incapacità e asserendo che i Comitati erano anacronistici. Ad oggi questa maggioranza in un anno ha collezionato due comitati (Festa Patronale 2024 e 2025) anche se al 5 di Agosto non è dato sapere ufficialmente, nè il Presidente e nè i suoi componenti.
Perché nessuna campagna di promozione è stata messa in campo nel 2025? Perché nessuna presenza alle fiere di settore? (puerile la passerella alla BIT di Milano con codazzo tra maggioranza ed opposizione) Perché gli operatori del settore turistico sono stati lasciati soli a gestire la stagione? A che punto è la costituzione della Fondazione?
Non possiamo più permetterci di far finta che tutto vada bene mentre la città annaspa. Non esiste alcun piano di sviluppo turistico, né una reale strategia di marketing territoriale. Siamo ancora fermi all’improvvisazione, agli annunci, ai post trionfalistici. Ma la verità, quella vera, è che Manfredonia merita di più. E soprattutto, merita rispetto.
Perché se davvero amiamo la nostra città, non possiamo continuare a prenderla in giro e a tacere, così come spesso si legge da frasi scritte da pseudo amanti della città che altro non sono che semplici servi/e sciocchi.
“Quando un mago agita la mano e dice: ‘Qui è dove sta avvenendo la magia’, il vero trucco avviene da un’altra parte.”
E a Manfredonia, purtroppo, il trucco non è più nemmeno tanto nascosto.
Dott. Adriano Vincenzo Carbone