Politica Manfredonia

Totaro: “Treno Manfredonia-Foggia bocciato dalla maggioranza: il vero ostacolo è la volontà politica”

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TOTARO (M5S) TRENO MANFREDONIA-FOGGIA BOCCIATO DALLA MAGGIORANZA: IL VERO OSTACOLO È LA VOLONTÀ POLITICA

C’è un solo ostacolo certo sulla questione TRENO discussa in questi anni in consiglio e in piazza: il vero problema è comprendere se l’amministrazione vuole un servizio ferroviario tra Foggia e Manfredonia oppure no. L’aspetto modale e tecnologico (tramvia, treno-tram, treno ecc) è secondario, quindi da affrontare successivamente, una volta verificata la volontà politica e sociale di realizzare il servizio su ferro.

Questo concetto è stato chiaro dall’inizio, sin dalle nostre prime interlocuzioni regionali quando l’assessore competente mi riferì “inutile venire qui, c’è un problema di volontà politica che dovete risolvere a livello territoriale”.

Per questo motivo, dopo una raccolta firme che conta oggi circa 3500 cittadini firmatari, abbiamo sentito la necessità di presentare una mozione treno in aula (dichiarate sin da subito emendabile), per comprendere quale fosse la posizione politica della maggioranza e per uscire da questo stallo politico.

La maggioranza ha bocciato questa mozione (chiedendo di ritirarla), con motivazioni ancora non definite, nonostante, per esempio, la tramvia permetta l’apertura al mare.

Tuttavia, credo sia doveroso chiarire alcuni aspetti.

La legge regionale 16/2008 all’Art 2 riporta che il prt si realizza attraverso i piani attuativi. Inoltre, l’Art 16 riconosce al sistema ferroviario il ruolo di asse portante della mobilità.
In aggiunta, il piano attuativo del piano regionale dei trasporti approvato dalla regione prevede, tra i tanti punti, uno studio da parte di Rfi per definire un servizio di trasporto pubblico locale ferroviario collettivo, quindi passeggeri, a fronte della “rilevazione di una netta e chiara domanda di trasporto”.

Oltre a ciò, il servizio ferroviario Manfredonia-Foggia rientra tra i servizi di trasporto pubblico locale che fanno parte dei “servizi minimi“ (art.5), definiti dalla legge regionale 18/02 come servizi che devono (e ripetiamo devono) essere garantiti ai cittadini per il diritto alla mobilità ai sensi del dlgs 422/97, a carico della regione (vedi art 16c.1), quindi nessuno può dirci che non ci sono soldi.

La Regione ha contrattualizzato il servizio ferroviario (diesel) sino al 2032 con Trenitalia e ha assegnato il servizio pubblico da giugno ad agosto, alla stregua di quelli destinati ai lidi balneari e non alle Città che meritano rispetto. Per il resto ci meritiamo bus sostitutivi. Di contro, Lucera, Peschici, Sannicandro e in futuro Canosa, meritano il servizio ferroviario.

L’attenzione politica è quanto mai necessaria per evitare quanto accaduto sino ad oggi, ossia percorrenze, km e risorse economiche tolte a Manfredonia e spostate su altre tratte a causa di una scarsa attenzione politica sul tema, nonostante i 2,5 milioni di euro già spesi sull’infrastruttura ferroviaria.

In sintesi, occorre far comprendere a tutti (in primis a qualche amministratore) che la linea ferroviaria è prevista nella pianificazione della regione Puglia ed è un diritto sacrosanto dei cittadini, nonché una leva per lo sviluppo economico, sociale e turistico.

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