Risposta all’interrogazione Tasso-Ritucci sul centro produzione pasti per refezione scolastica: si va verso la riattivazione

RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE TASSO-RITUCCI SUL CENTRO PRODUZIONE PASTI PER REFEZIONE SCOLASTICA: SI VA VERSO LA RIATTIVAZIONE
I consiglieri di minoranza Antonio Tasso (Sipontum) e Massimiliano Ritucci (AgiAMO) hanno recentemente presentato un’interrogazione orale volta a fare luce sulla mancata riattivazione del centro di produzione pasti situato in via I Maggio a Manfredonia, struttura destinata alla preparazione dei pasti per le scuole dell’infanzia statali. La questione, che riguarda da vicino il servizio mensa scolastica per il triennio 2024/2027, è stata discussa nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 23 maggio scorso.
I fatti
Con la determinazione dirigenziale n. 1703 dell’11 ottobre 2024, l’appalto per la ristorazione scolastica è stato affidato alla ditta GAM srl per un importo di oltre un milione di euro. Tuttavia, nonostante la presenza di un centro attrezzato a Manfredonia, i pasti vengono attualmente prodotti a Lucera, sede dell’azienda, e poi distribuiti negli istituti del territorio, utilizzando il centro cittadino solo come punto di smistamento.
Il consigliere Tasso, che ha illustrato l’intervento, ha chiesto chiarimenti su tre punti fondamentali:
- Perché la produzione non sia avvenuta nel centro locale, come auspicabile;
- Se siano stati effettuati controlli sulla qualità del servizio;
- Se esista un piano concreto per rendere nuovamente operativo il centro di produzione.
La risposta dell’amministrazione
Gli assessori competenti – Simone (Pubblica Istruzione) e Schiavone (Lavori Pubblici) – hanno chiarito che la struttura è ferma da quattro anni. I motivi risiedono nella necessità di interventi di manutenzione edilizia e nella mancanza di adeguamenti normativi e certificazioni aggiornate, resi obbligatori da cambiamenti legislativi intervenuti negli ultimi anni.
Nonostante le criticità, a seguito dell’interrogazione dei consiglieri Tasso e Ritucci, l’impegno assunto dall’amministrazione è chiaro: svolgere i lavori necessari ad ottenere tutte le certificazioni e i collaudi richiesti entro la fine dell’estate 2025, per riattivare il centro in tempo per l’avvio del nuovo anno scolastico.
Sul fronte della qualità, è stato riferito che i risultati di un questionario rivolto agli istituti che ricevono i pasti hanno fornito riscontri sostanzialmente positivi, sebbene la ditta si sia detta disponibile a migliorare ulteriormente il servizio.
Antonio Tasso commenta in conclusione; “L’obiettivo principale era ottenere un impegno pubblico e un cronoprogramma concreto da parte dell’amministrazione che, mi pare, sia stato raggiunto. La questione del centro cottura non è solo tecnica, ma anche simbolica: parla della valorizzazione di strutture esistenti e di garantire un servizio essenziale come la mensa scolastica nel modo più efficiente e vicino possibile alla comunità. Confido che agli impegni assunti seguano fatti concreti nei tempi promessi”.