Precisazione sui volontari della Cartapesta all’opera per il Carnevale
Manfredonia – Riceviamo e pubblichiamo precisazioni sul nostro articolo di ieri. I volontari precisano che non sono all’opera per realizzare un “carro allegorico” ma alcuni pezzi in cartapesta. Siamo certi conoscendo le qualità dei volontari in campo che a prescindere dalla grandezza dell’opera, ciò che stanno realizzando sarà di pregevole fattura. Il post al quale ci siamo ispirati per l’articolo di ieri recitava: “Ci appelliamo a chi vorrà veder sfilare un’opera di carnevale completamente in cartapesta a darci una mano, abbiamo bisogno di sponsor, volontari o semplicemente un piccolo aiuto in natura, ci servono colori ad acqua, colla, carta gommata e filo di ferro. Per info: Emiliano 349.7585133.” In primis rinnoviamo l’invito a chi vuole dare una mano ai volontari che si sono messi in gioco, resta il fatto che per noi un’opera di cartapesta che sfila come riportato nel post è un carro allegorico. Senza badare a dimensioni o altro. Le opere realizzate da Lello Leone negli anni sono sempre state di alta qualità (vedi Lucio Dalla) a prescindere dalle dimensioni. Ma come giustamente precisano i volontari, “non vorremmo creare false aspettative” e ci rimettiamo alla loro volontà. Sarà che l’entusiasmo nel vedere in moto i volontari della cartapesta ci fa vedere le cose più grandi di quanto siano, siamo certi che sarà un’opera bellissima! Rinnoviamo la stima e l’orgoglio per il Carnevale di Manfredonia e per la scelta dei volontari.
Precisazione sui volontari della Cartapesta:
“I ragazzi al momento, chissà da tanto amore ed entusiasmo cosa potrà venir fuori, stanno lavorando alla realizzazione di pezzi in cartapesta, come quelli a cui si dedicano tutto l’anno, parlare di carro allegorico è fuorviante, semplicemente perché il locale in cui stanno lavorando, come è stato scritto nel post di Emiliano Della Torre non ha altezze adeguate.”
Il titolo del nostro articolo potrebbe generare nella popolazione delle aspettative impossibili da raggiungere a causa di vari fattori limitanti, in primis quello già citato, in seconda battuta tutto il resto.
“So che l’ euforia è tanta, come tanta è la nostalgia per i bei tempi del nostro meraviglioso carnevale, anni addietro per esempio siamo riusciti a realizzare un carro di II categoria, quello dedicato a Lucio Dalla ( Chi vuol esser lieto sia), ma un conto è un carro seppur piccolo, un altro sono delle opere in cartapesta, belle sicuramente, curate, (voi tutti avete avuto modo di vedere da vicino il trenino e la casetta di pan di zenzero a Natale), intrise d’amore, pazienza e notti insonni a cui fa capo la speranza che questa tradizione continui e diventi operativa 12 mesi all’anno.“
Prosegue la precisazione: “Siamo tutti dei grandi sognatori e lo sapete, ma contraddistinti da tanta umiltà per cui è doveroso smentire che si stia lavorando ad un carro: non abbiamo gli strumenti adatti ed il badget che abbiamo a disposizione copre solo ciò che ci stiamo apprestando a fare. Questo sia però di monito per il futuro: cerchiamo di far rivivere questa arte attraverso un impegno costante che non si riduca ad un mese all’anno, ( questo è quello che abbiamo anche a Francesco Schiavone a Natale per cercare di trovare tutti insieme una soluzione per non fare morire questa arte)”
E conclude: “Diamo fiducia a chi si mette costantemente in gioco e soprattutto cerchiamo di fornire strumenti validi; locali adeguati e facilmente accessibili e raggiungibili anche dai ragazzi che vogliono imparare, collaborare, ma hanno anche bisogno di maturare un minimo di esperienza.”
Non è impossibile, se lo si vuole davvero si può fare!