Storia

Piazza Baroni Cessa, fu l’anima della città

Manfredonia – ECCOLA qua Manfredonia nel 1960, lavatoio pubblico, oggiPiazza Barone Cessa, via di un paese martoriato dalla guerra; il lavatoio appariva una struttura decadente, nelle mura intorno, il bianco spiccava in modo dominante.

Prendere e lavare, portare e stendere: l’andirivieni continuo dalle vie per recarsi nel lavatoio di pietra a sciacquare indumenti. C’era amore per la città, c’era fratellanza e comunicazione, l’aiutarsi era all’ordine del giorno: il punto principale era la solidarietà, parola che oggi sembra scomparsa in un paese che cammina all’incontrario e che sembra risolvere le proprie faccende in modo maldestro e più furbo del senso; la nostra vita oggi senza quella passata sarebbe nulla se si cercasse di dimenticarla.

Partire dalla vecchia per arrivare alla nuova: cominciare a voltarsi all’indietro in modo ponderato.

 di Claudio Castriotta 

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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