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Pestaggio Milano, Cucchi: “Gli autori di tanta violenza non pensino di farla franca”

I politici intervengono sul filmato diffuso sul web in cui si vede un brutale pestaggio di una donna presa a manganellate da alcuni agenti della polizia locale di Milano. Nel video – girato da un balcone vicinissimo alla scena – si vede una donna circondata dagli agenti della polizia locale. Nonostante la donna sia già a terra, viene colpita con i manganelli, presa a calci e spruzzata in pieno volto con lo spray al peperoncino. Il video sarebbe stato girato in zona Bicocca a Milano. 

Il sindaco della città, Beppe Sala, ha dichiarato: “Mi sembra un fatto veramente grave. Per potere formalmente intervenire è necessario che la polizia locale faccia una relazione, nelle more di questa relazione i vigili in questione sono stati messi in servizi interni. Nell’attesa delle relazioni si potranno fare due cose: prendere provvedimenti come, ad esempio, la sospensione o anche arrivare a fare una denuncia, cosa da non escludere, da parte nostra all’autorità giudiziaria”. 

Anche il consigliere regionale Majorino ha commentato in maniera severa il comportamento della polizia locale. “Le immagini della donna presa a manganellate in testa dagli agenti della polizia locale a Milano sono disgustose. Qualsiasi sia il contesto e qualunque cosa sia accaduta prima di quanto filmato dal cittadino”. 

Sulla questione sono intervenute anche personalità politiche a livello nazionale. Ilaria Cucchi, parlamentare e sorella di Stefano, il ragazzo picchiato e ucciso nel 2009 mentre era in carcere, ha dichiarato: “Intendo andare fino in fondo a questa vicenda, affinché verranno chiarite tutte le dinamiche. Gli autori di tanta violenza non pensino di farla franca”. 

Nel dibattito è intervenuto anche Fabrizio Marrazzo del Partito Gay. Dalle prime ricostruzioni la donna sarebbe una transessuale. “Chiediamo al Ministro Piatendosi una immediata verifica dei fatti e la sospensione immediata degli agenti che hanno aggredito. Quanto accaduto ad una settimana dalla giornata mondiale contro l’omobistransfobia, mostra l’urgenza di una legge che ci tuteli e punisca con aggravante anche le forze dell’ordine che si macchiano di tali reati“.

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