Storia

Peppine ‘lu scuriete’ e le sue amate passeggiate in Via Tribuna

Manfredonia – LO chiamavano Peppine ‘lu scuriete‘. Camminava ciondolando. Indossava un vestito grigio, consumato, portava spesso una coppola e un paio di stivali di quelli che si usano per la caccia. La sua vera compagnia era la frusta, che faceva scudisciare in Piazza San Michele.

Il suo movimento dello scudiscio emetteva uno strano suono come quello del vento quando soffia contro le foglie durante l’autunno.

Peppine sembrava camminare sempre. Il suo tragitto partiva da fine via Tribuna a quasi tutta via Gargano. Ad ogni dieci metri si fermava e con un rapido movimento manovrava la sua frusta davanti ai passanti della strada.

Lui, Peppine, era una persona mite con la faccia un po’ triste. La sua vita sul filo del crepuscolo per una malattia; il suo riso ”appiccicato” simile ad un ghigno. Peppine ”lu scuriete” un giorno fu coperto da un cielo cupo, che lo avvolse d’improvviso come un passero col petto spiumato – in una vita  compreso solo dal tempo del luogo ,quando viveva ogni giorno.

Di Claudio Castriotta 

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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