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Parco e Comunità dei sindaci con un’unica positiva visione

I sindaci presenti alla riunione della Comunità del Parco, svoltasi ieri presso la sede dell’Ente, hanno difeso il Presidente Stefano Pecorella dagli attacchi personali espressi nel “Manifesto per il buon Governo del Parco Nazionale del Gargano” chiedendo maggiore serenità e discussione di merito sull’operato del Parco e dei suoi organi, senza generalizzare e prestare il fianco alle facili strumentalizzazioni. Del documento si è discusso durante la riunione con gli amministratori che, pur aperti al confronto e alla necessità di potenziare il dialogo delle comunità nel lavoro di un’importante ente sovracomunale, si sono mostrati concordi nel non accettare il concetto di “clientelismo” e di “modus operandi”, più volte citato negli interventi dei giovani promotori del manifesto.

Gli amministratori hanno concordemente affermato che muovere accuse del genere senza circostanziare i fatti non contribuisce alla serenità della discussione e non rispetta la dignità delle persone, anzi alimenta qualunquismo ed indebolisce le istituzioni. Quanto, poi, al Parco del Gargano, tutti gli atti sono stati resi pubblici con la massima trasparenza, non a caso l’Ente è al primo posto della “Bussola della Trasparenza”, organo di verifica delle pubbliche amministrazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, le procedure svolte dagli uffici degli Enti, per l’affidamento di qualsiasi contributo o servizio, sono oggetto di procedure ad evidenza pubblica.

La trasparenza è infatti uno dei punti contestati nel documento così come quello dell’accessibilità e della capacità di rendere il territorio fruibile e senza barriere. Un tema che al Parco è particolarmente caro tanto che l’Ente ha realizzato sentieri per diversamente abili sia in Foresta Umbra che alle Isole Tremiti. Oltre ad aver finanziato un progetto di formazione di guide sub per non vedenti nell’Area Marina Protetta e rilasciato i primi quattro brevetti internazionali. Nel tema dell’accessibilità rientrano anche i Centri Visita che l’Ente Parco ha affidato ad associazioni e cooperative che poi avrebbero dovuto tenerli aperti secondo dei piani annuali di gestione. Il risultato è che alcuni di questi Centri Visita risultano chiusi, ma la responsabilità non è certo del Parco. Stessa cosa vale per i beni culturali non fruibili e per la cui valorizzazione integrata l’Ente, pur non avendo competenza specifica, è comunque intervenuto in prima linea dando vita ad un accordo pilota, il primo per un’area Protetta, che intende mettere in rete chiese, musei e siti archeologici di diversi Comuni del Gargano.

 

Altro punto contestato è il ruolo della comunità e il dialogo con i principali attori del territorio per avviare una programmazione comune. Ebbene, anche gli amministratori presenti, hanno ricordato strumenti di partecipazione come il “Sistema Gargano”,  l’associazione di tutti i Comuni nata su iniziativa dell’Ente e grazie alla quale sono stati ottenuti finanziamenti importanti come i POIn, per oltre venti milioni di euro utilizzati per ristrutturare i beni culturali del Gargano.  Dopo due anni di lavoro il Parco ha avviato anche la candidatura per la Carta Europea del Turismo Sostenibile (uno strumento di eccellenza delle aree protette che chiama a raccolta tutti gli operatori turistici del territorio, associazioni e portatori di interesse) e per il MaB UNESCO, un riconoscimento internazionale a cui ambisce l’intero Gargano. Restando in tema di accessibilità e di fruizione è bene ricordare che l’Ente, durante il mandato del presidente Pecorella, ha provveduto all’apertura dell’Uffico URP (relazione con il pubblico) proprio per agevolare il rapporto con il territorio e avvicinare il Parco ai cittadini.

 

Sulla Conservazione sono stati ricordati gli oltre 20 progetti messi in campo dall’Ente negli ultimi anni. L’ultimo in ordine di tempo è quello che, con molta probabilità, vedrà le Faggete Vetuste della Foresta Umbra patrimonio naturale dell’Umanità, avendo già superato due importanti step del processo di candidatura UNESCO.

 

Chiarimenti sono stati forniti anche in merito al punto del documento circa la Governance efficace con riferimento agli strumenti di pianificazioni, sui quali si sta lavorando da anni e non nelle ultime settimane come contestato. In tal senso l’Ente è in dirittura d’arrivo ed è disposo a rispondere a tutte le esigenze della comunità e di chi  ha voglia di discutere, approfondire e consolidare la conoscenza. La dimostrazione arriva proprio dall’incontro sul Piano del Parco che sempre nel pomeriggio di ieri,  il presidente Stefano Pecorella ha tenuto con le associazioni ambientaliste, interlocutori importanti per un’area protetta.

Si è parlato anche del contrasto all’abusivismo e del piano degli abbattimenti realizzato con la Procura della Repubblica di Foggia ed ulteriormente finanziato dall’Ente . Oltre che delle importanti operazioni di contrasto ai tagli abusivi in area Parco e all’abbandono di rifiuti, azioni egregiamente realizzate dal Corpo Forestale dello Stato.

 

In chiusura della riunione è stato ricordato anche il progetto di educazione ambientale “ParcoGiochi” che coinvolge ogni anno circa duemila studenti delle scuole primarie e secondarie dell’Area Parco, e l’impegno profuso dall’Ente nel progetto  di scrittura creativa “Italian Tour W I Bambini” della BIMEd (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo), grazie al quale il Parco ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica.

 

 

Alla riunione della Comunità del Parco erano presenti i Comuni di : Apricena, Cagnano Varano, Lesina, Mattinata, Peschici, Rignano, Rodi Garganico, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Vico del Gargano e Vieste.

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Redazione

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