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Paolo Riccardi, il Pasquino sipontino

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Paolo Riccardi
Il Pasquino sipontino


Lo potremmo definire una sorta di Pasquino di noialtri, non foss’altro perché una trentina di anni fa s’inventò a Carnevale il Premio Burla, all’interno della sua libreria-edicola, che gestiva insieme a suo cognato Lello.


Stiamo parlando di Paolo Riccardi, al secolo “Paolo del Papiro”, ex impiegato di hotel, insegnante e dottore in pedagogia. Primo componente del consiglio di amministrazione dell’Istituzione, socio con il Maestro Matteo Trotta (Presidente) della Cooperativa Cactus, primo esempio organizzato a Manfredonia di costruttori di carri e di gruppi, nonché progenitori del carnevale moderno sipontino.


Questa parola “primo” è una ricorrenza nel dimenarsi della sua silloge.


Quando lo conobbi ero un ventenne che ogni mattina si accingeva a trasmettere dal telefono dell’edicola, la rassegna stampa radiofonica.
Sarà stato un caso, forse una ispirazione, ma da quel giorno Paolo ha iniziato a raccogliere tutti gli articoli di giornali che riguardano la città di Manfredonia. L’anno dovrebbe essere il 1985 massimo 1986, e pertanto sono quasi trent’anni che raccoglie in una emeroteca fornitissima le notizie sul territorio.


Un vero patrimonio da valorizzare il suo, e tra le tante cose si è pure inventato d’estate il prestito di libri a chi al mare volesse fare una buona lettura.
Poi, questo inverno, presso i locali dell’Istituto Comprensivo Perotto-Orsini ha messo su una mostra sul carnevale sipontino infarcita di vecchie foto di carri e gruppi, perché: “non è giusto che questa antica tradizione venga perduta e si ritorni nell’oblio – ha dichiarato”.


I suoi manifesti cartacei rappresentano uno spaccato della propria città, alla quale è legato da un rapporto di amore viscerale. Del resto l’ultima sua “pasquinata”, è il grido di allarme verso il paventato pericolo di una proroga della gestione commissariale della città.


La sua passione sono anche le caricature (molto veritiere ed ironiche) e i colori rossoneri, e fu il “primo” a fondare il Milan Club in Roma a Manfredi.
Tanta acqua sotto i ponti, e quando scorrono le immagini e i ricordi, penso alla mia gioventù piena di speranze e di sogni, imbrattata purtroppo da pusillanimi masnadieri della “cosa” pubblica.
Paolo tiene viva, con il suo contributo, la vis popolare sipontina… Un sentimento, una rigogliosa speranza mai doma.


Vanni Romano

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