No Energas, coalizione Rotice: “Clamorosa piroetta della consigliera Fresca, da procurato allarme alla lettera a Mattarella”

“Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”, diceva James Russell Lowell. Bene, apprendiamo con piacere dalla stampa della clamorosa piroetta della consigliera Giulia Fresca e della sua lista “Manfredonia Nuova” circa la preoccupazione per la paventata possibilità di approvazione imminente del progetto Energas a Manfredonia da parte del Governo.
Eppure, a più riprese, lo scorso 17 marzo, per giustificare maldestramente la sua ennesima assenza a Palazzo di Città, accusava senza mezzi termini il nostro sindaco Gianni Rotice per la convocazione d’urgenza del Consiglio comunale a causa dei chiari segnali del cambio di parere del Governo emerso dal Tavolo di Conciliazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Gridando ai quatto venti la richiesta di illegittimità della seduta, si contestava, scrivendo addirittura al Prefetto “che l’URGENZA ovvero la Condizione che motiva, con la necessità, l’adozione di un provvedimento da parte del Consiglio Comunale, oltre a NON essere richiamata espressamente in ordine alla ‘URGENZA ed IMPROCRASTINABILITA’ di un evento GRAVE ED IMPELLENTE’ a tutela dalla Cittadinanza, NON è corroborata da alcun atto, alcuna modificata situazione procedurale e procedimentale ovvero decisoria da parte della Regione Puglia e dal Ministero della Transizione Ecologica” ed “il procurato allarme nella popolazione, già fortemente provata per i rischi possibili derivanti dalla realizzazione dell’Impianto Energas può divenire oggetto di strumentalizzazione politica”.
Qualche giorno dopo, In una trasmissione radiofonica ha accusato indegnamente il sindaco “di essere un imbroglione, di voler raggirare i cittadini raccontando falsità sulla vicenda per opportunità e visibilità politica” nonché di “sapere per certo per voce di un’autorevole conterraneo calabrese che l’argomento Energas non sarà all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri nei prossimi tre mesi”. Tesi surreali (smentite poi dalle cronache degli ultimi giorni) tutte caldeggiate e rilanciate da “Manfredonia Nuova” che, con una foglia di fico, ha tentato di tutelare e difendere la propria consigliera abbandonata pure dai suoi colleghi della minoranza su questo fronte indifendibile.
Ora, che l’allarme lanciato dal sindaco Rotice è divenuto purtroppo dura e preoccupante realtà, il dietrofront, scrivendo in beata solitudine (a proposito di protagonismo mediatico) una missiva al Presidente Mattarella dal nullo valore amministrativo ed istituzionale, quando sarebbe stato molto più utile essere presenti e votare a favore (come fatto dai suoi colleghi dell’opposizione) la mozione unanime del Consiglio comunale alla presenza di parlamentari, consiglieri regionali e Presidente della Regione Puglia.
La strategia del Bastian contrario a tutti i costi non basta, non serve. Occorre senso di responsabilità e maturità. Quindi, facendo nostro l’appello del sindaco Rotice, per il bene ed il futuro di Manfredonia, chiediamo a tutti i rappresentanti politici di qualsiasi schieramento e colore di unire le forze, sensibilizzando e perorando la causa del NO ENERGAS a tutti i partiti di Governo che siedono nel Consiglio dei Ministri. Fatti, non parole, appunto.
LA COALIZIONE DI MAGGIORANZA A SOSTEGNO DEL SINDACO GIANNI ROTICE