Nicola Gatta: “Rammarico per il risultato giunto dai Monti Dauni e dalla candidatura di Di Mauro”
“Grazie ai tantissimi amministratori che hanno nuovamente riposto in me la loro fiducia. Grazie a Fratelli d’Italia, Forza Italia ed UdC, che hanno deciso di rinnovarmi il loro sostegno. Auguri e buon lavoro a Giuseppe Nobiletti, al quale è stata affidata la guida della Provincia di Foggia.
Quello che si è concluso con il responso elettorale di ieri è stato un mandato esaltante, un’esperienza straordinaria che mi ha permesso di misurarmi con il governo di un Ente complesso ed importante.
Sono convinto di aver restituito in questi quattro anni dignità istituzionale, ruolo e funzione all’Amministrazione provinciale, come dimostrano i numerosi risultati raggiunti e la corposa programmazione messa in campo.
Obiettivi che è stato possibile centrare innanzitutto con il preziosissimo contributo della squadra che mi ha accompagnato nel mio mandato, a cominciare dai Consiglieri provinciali che mi hanno affiancato rendendo la nostra attività così ricca e produttiva.
Ora comincia per la Provincia una stagione diversa, che però credo non possa prescindere da quanto è stato fatto ed in cui debba essere avvertito il dovere di valorizzare l’immensa attività che abbiamo costruito e portato avanti.
La comunità degli amministratori della Capitanata merita di proseguire in questo percorso, senza frenate e senza tornare indietro. Sindaci e Consiglieri comunali meritano di essere ancora protagonisti nelle scelte amministrative e, soprattutto, nelle politiche che la sfida del PNRR impone di attuare in una logica di larga condivisione e partecipazione.
Ovviamente non posso nascondere il mio rammarico per la risposta scarna e al di sotto delle aspettative giunta dai Monti Dauni. E, naturalmente, per le contrapposizioni, frutto di capricci ed astio personali senza fondamento politico o amministrativo, che hanno provocato quelle divisioni che sono state determinanti per la vittoria di Giuseppe Nobiletti.
La candidatura di Primiano Di Mauro, infatti, ha ottenuto complessivamente il consenso di appena 48 amministratori, certificando così di non aver ricevuto neppure il voto di tutti coloro i quali l’avevano sottoscritta, 129 per l’esattezza. Come avevo detto sin dall’inizio nulla di più di una ‘candidatura civetta’, che non aveva niente a che fare con l’identità del centrodestra, palesemente evocata a sproposito, e presentata con il solo ed unico obiettivo di impedire la mia riconferma.
In ogni caso non ci fermeremo. Ed il meraviglioso patrimonio a cui abbiamo saputo dar vita non sarà disperso. La rete di relazioni e collaborazioni che è stata realizzata, le sinergie che sono state sperimentate con successo, la convergenza di vedute con moltissimi amministratori del territorio sono il punto dal quale ripartire insieme per la crescita della nostra Capitanata”.