Migranti, Piemontese a incontro CGIL: “No a ghetti d’oro con i soldi del PNRR, occasione da non perdere per riportare civiltà e integrazione nelle nostre campagne”
La settimana prossima incontro al Politecnico di Bari per coprogettazione con i 12 Comuni pugliesi beneficiari del finanziamento da circa 114 milioni di euro
“Abbiamo un’occasione da non perdere e dovremmo coglierla non certo costruendo ghetti d’oro con i 114 milioni di euro stanziati dal PNRR per smantellare gli insediamenti informali, come eufemisticamente il burocratese chiama i 35 luoghi di inciviltà dove vivono e sono sfruttati i lavoratori immigrati che lavorano nelle nostre campagne”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, intervenendo ieri pomeriggio all’incontro promosso dalla CGIL Puglia a “Casa Sankara”, nelle campagne al confine tra San Severo e Foggia, dove c’è un’azienda agricola concessa dalla Regione Puglia a un’associazione di migranti africani che hanno creato una realtà alternativa al ghetto, dotata di una foresteria dove circa 500 persone vivono e progettano percorsi legali e dignitosi di inserimento economico e sociale.
“Questa di non costruire ghetti d’oro è almeno la visione della Regione Puglia che, tuttavia, non ha ricevuto alcuna competenza formale da parte del Governo nazionale circa finanziamenti di cui sono beneficiari 12 Comuni pugliesi”, ha aggiunto Piemontese che ha sottolineato di avere assunto l’iniziativa di un coordinamento su richiesta degli stessi Comuni e della stessa CGIL, oltre che sulla base di un’esperienza consolidata nelle politiche di integrazione dei migranti e dei braccianti agricoli in particolare. Secondo una ricerca del 2021 svolta dall’Università del Salento, infatti, la Regione Puglia è avanguardia in Europa per gli interventi pubblici in tema di superamento dei ghetti, contrasto al caporalato e accoglienza dei braccianti agricoli immigrati.
All’incontro di ieri, erano presenti la segretaria confederale della CGIL nazionale Tania Scacchetti e il segretario nazionale della FLAI CGIL Giovanni Mininni, oltre al segretario generale della CGIL Puglia Pino Gesmundo e della CGIL Foggia Maurizio Carmeno, al responsabile del Dipartimento Immigrazione della CGIL Puglia Azmi Jarjawi e al presidente dell’associazione “Ghetto Out – Casa Sankara” Herve Faye, al viceprefetto vicario di Foggia Salvatore Caccamo, ai sindaci di San Severo Francesco Miglio e di Manfredonia Gianni Rotice. Piemontese ha colto l’occasione per anticipare che, giovedì 3 novembre prossimo, si svolgerà un incontro al Politecnico di Bari la cui disponibilità, a cooperare nella progettazione degli interventi finanziati dal PNRR, la Regione Puglia ha messo a disposizione dei Comuni di San Severo, Manfredonia, Cerignola, San Marco in Lamis, Poggio Imperiale, Lesina, Carpino e Carapelle in provincia di Foggia, San Ferdinando di Puglia e Bisceglie nella BAT, Turi in provincia di Bari e Brindisi, a cui sono stati assegnati complessivamente circa 114 milioni di euro, su 200 milioni stanziati a livello nazionale dal PNRR, con un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 29 marzo scorso.
Il vicepresidente ha ricordato anche gli investimenti regionali per complessivi 10 milioni di euro destinati, negli ultimi 5 anni, per contrastare l’uso intensivo di manodopera migrante altamente ricattabile, superare situazioni abitative al di sotto degli standard minimi di vivibilità, organizzare servizi di accoglienza per centinaia di braccianti, indispensabili per il mantenimento di uno dei settori economici trainanti della nostra regione, all’interno di apposite e attrezzate foresterie regionali.
Oltre ai 100 moduli abitativi con acqua, luce, servizi igienici e servizio mensa giornaliero di “Casa Sankara”, si devono alla Regione Puglia altre azioni diffuse in tutte le province pugliesi. In Capitanata, a Torretta Antonacci, situata tra i Comuni di San Severo e Rignano Garganico, è attiva un’altra foresteria con 100 moduli abitativi muniti di acqua, luce e servizi igienici per circa 400 braccianti agricoli stagionali; a Lesina e Poggio Imperiale, è in fase di avvio la realizzazione di foresterie regionali per circa 80 lavoratori migranti. A Nardò, in provincia di Lecce, è operativa la foresteria per braccianti agricoli stagionali che dal 2017 garantisce accoglienza a 300 lavoratori migranti. A Turi, in provincia di Bari, c’è una struttura di accoglienza temporanea con 34 moduli abitativi, con annessi moduli per servizi igienici e servizi doccia, in grado di garantire ospitalità a 150 braccianti agricoli durante la stagione della raccolta delle ciliegie.
Nell’ambito del PON Inclusione “P.I.U. SU.PR.EME”, la Regione Puglia ha approvato, in cooperazione con il Comune di Bari, un Avviso di manifestazione d’interesse, finanziato con 493 mila euro per l’inserimento socio-abitativo di 120 migranti. Stessa cosa per la provincia di Taranto con un finanziamento di 120 mila euro per l’inserimento di 60 migranti, per la provincia di Brindisi con 757 mila euro per l’inserimento di 150 migranti e per la provincia di Foggia con 290 mila euro per l’inserimento socio-abitativo di 150 migranti.