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Manfredonia, La Torre: “Problema fogne, servono ispezioni e verifiche”

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Manfredonia, La Torre: “Problema fogne, servono ispezioni e verifiche”

🌊 Questa settimana ci ha messo davanti ad emergenze che per troppo tempo sottacevano in città, in termini amministrativi, relative al sistema fognario.

Tutto è iniziato con la rottura della condotta in Via Di Vittorio, all’altezza del Parco delle Basiliche, che ha generato ingenti fuoriuscite di liquami e reflui. Un guasto che si trascinava da tempo, per il quale finalmente sono stati previsti lavori strutturali a cura di Acquedotto Pugliese.

A seguito, con l’ordinanza sindacale n. 30 dell’8 luglio, è stato disposto il divieto temporaneo di balneazione a Siponto, tra il porto turistico Marina del Gargano e la foce del Candelaro. Un provvedimento adottato per tutela della salute pubblica, dopo le analisi dell’ARPA Puglia che hanno evidenziato anomalie nei parametri microbiologici.

Due giorni dopo, il 10 luglio, arriva una seconda ordinanza, la n. 31, che ci ha colpiti maggiormente: il divieto di balneazione anche nel tratto costiero di Manfredonia, da Spiaggia Castello fino ad Acqua di Cristo, a seguito di nuovi esiti dei rilievi effettuati da ARPA.

Non possiamo far finta di niente. Il problema non è solo tecnico: è anche sistemico e forse – in parte – umano.

E allora, la domanda è semplice, ma pesante: quanti “tronchi invisibili” ci sono sotto i nostri piedi? Quanti scarichi abusivi, quanti allacci irregolari stanno inquinando la nostra città, il nostro mare?

Ora serve un salto di qualità. Servono ispezioni e verifiche. Già dalla giornata del 10 luglio è stato istituito un tavolo tecnico istituzionale composto da Comune di Manfredonia, Acquedotto Pugliese, ARPA Puglia, ASL Foggia, Capitaneria di Porto e AdSP MAM per verificare tutto ciò che non va, per mappare e risanare. Non si può più convivere con la logica dell’intervento d’urgenza.

L’ho detto chiaramente anche in aula, l’8 luglio scorso: la salute pubblica viene prima di ogni altra cosa. Ma la salute si protegge anche prevenendo.

Oggi, 12 luglio, finalmente, una prima buona notizia: grazie al lavoro congiunto con ARPA, ASL e Capitaneria, le nuove analisi hanno consentito la revoca parziale dei divieti. Il mare torna accessibile in gran parte del litorale.

Manfredonia ha bisogno di coraggio. Serve una nuova cultura della cura pubblica: dall’ultima condotta interrata, fino alla prima goccia del nostro mare.

Un pensiero lo rivolgo anche a a chi denigra Manfredonia solo per sport: basta.
In un momento delicato come questo, non serve a nulla alimentare polemiche sterili, gettare fango su tutto e tutti, né fare propaganda sulle difficoltà di una città che sta cercando di rialzarsi. A Manfredonia non servono i professionisti del disfattismo da tastiera, né chi gode nel vederla in difficoltà.

Ciò che serve, oggi più che mai, è che ognuno faccia la propria parte con spirito costruttivo, che si lavori insieme, che si remi tutti nella stessa direzione. Perché l’unica bandiera che conta è quella del bene comune, e ogni contributo positivo – piccolo o grande che sia – può fare la differenza.
Prendiamoci cura, davvero, di questa città.

Io ci sono. E continuo ad esserci, con la responsabilità di chi vuole bene a questa città e non accetta compromessi al ribasso. Infine voglio ringraziare per il lavoro continuo e incessante e per tutti gli sforzi che la Giunta e l’Amministrazione stanno mettendo in campo.

Con passione e impegno

Matteo La Torre – Consigliere Molo21

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