Attualità Manfredonia

Manfredonia: il 100% degli studenti immagina il proprio futuro lontano da casa

Manfredonia: 26 studenti su 26 immaginano il loro futuro lontano da casa è ciò che fuoriesce dalla riflessione sul giornale L’attacco in un prezioso articolo di Matteo Fidanza che raccoglie lo spunto di Tommaso Rinaldi, consulente finanziario che nelle settimane scorse è stato impegnato in un corso di educazione finanziaria presso il Liceo Classico/Scientifico Moro/Galilei di Manfredonia.

Alla domanda di Rinaldi agli studenti: “Chi ha intenzione di lasciare la città dopo l’esperienza universitaria” la risposta è stata unanime, tutti hanno espresso l’intenzione di creare il proprio futuro fuori dalla mura della nostra città. Qualcuno addirittura all’estero.

Da tempo il giornale L’attacco segue con degli approfondimenti l’argomento dell’inverno demografico. La provincia di Foggia infatti negli ultimi 10 anni ha perso il 7% della popolazione, un dato peggiore della media nazionale ferma al 3%. Da qui lo spunto dell’articolo che prova a capire come invertire questa tendenza che potrebbe nei prossimi anni far perdere al nostro territorio una fetta importante dei cervelli e delle potenzialità lavorative.

26 studenti su 26 immaginano il loro futuro lontano, i motivi

Per avvalorare la propria scelta, i ragazzi adducono varie motivazioni, “Qui è complesso fare impresa, non ci sono opportunità di lavoro”. Queste risposte lasciano intendere probabilmente che non c’è una visione reale del contesto in cui viviamo. La Puglia come precisa Matteo Fidanza nell’articolo nel 2022 è nella TOP 5 delle regioni con la crescita maggiore del PIL, a dimostrazione che contrariamente a quanto gli studenti pensano, nella nostra terra ci sono importanti opportunità. La Puglia è senza dubbio tra le mete turistiche ed enogastronomiche più “gettonate” in Italia ed oseremmo dire anche del mondo. Non solo, novità importanti permetteranno a Manfredonia di rilanciarsi. La città di Manfredonia infatti usufruirà nei prossimi anni delle agevolazioni dovute all’istituzione della ZES (Zone Economiche Speciali), che potrebbe stimolare lo sviluppo di aziende sul territorio. Il Porto Industriale di Manfredonia sarà protagonista nei prossimi anni di un lavoro di un importante ammodernamento con relativo sviluppo per un importo di 120 milioni di euro. (pensate che per costruirlo spesero 50 miliardi). Questo a cascata permetterà un indotto lavorativo importante.

Come si evince con molta probabilità la narrazione che viene fatta della città e del nostro territorio agli studenti è distorta e non da merito ad un territorio che sicuramente negli ultimi anni si è dato da fare per risalire la china e creare opportunità. E’ indubbio che oggi per uno studente delle scuole superiori sia divenuto un “must” quello di dover andare via, provare un’esperienza universitaria, provare a vivere in una grande città. Vivere il distacco dalla propria comfort zone e volare verso altri nidi. E’ anche giusto che sia cosi, è stato forse il desiderio di molte generazioni. Se prima non tutti potevano permetterselo, oggi tutti possono sognare di farlo. Meno giusto probabilmente è il racconto che gli studenti fanno del proprio territorio. Il pensare che “questo territorio non da opportunità” è un racconto arrendevole e non del tutto reale che non da atto a quanto di buono in realtà c’è nella nostra terra.

Nella provincia ci sono opportunità ed aziende virtuose

Siamo circondati da aziende in provincia di Foggia che negli ultimi anni sono cresciute, ed hanno investito, dimostrando che c’è tanto potenziale. Città come Manfredonia, Cerignola, Foggia e San Severo (citiamo solo le più grandi) non possono solo essere raccontate per quei casi di delinquenza, devono essere anche raccontate per la moltitudine di aziende virtuose che stanno creando un tessuto industriale importante. Vanno raccontate anche per tutti i casi virtuosi di creatività, cultura ed intraprendenza.

Come bene fanno notare Fidanza e Rinaldi nell’articolo dell’Attacco, a guidare le classifiche dei reati in Italia sono proprio le stesse città che vengono prese d’assalto dagli studenti universitari del nostro sud. Milano, Rimini, Roma, Bologna, Firenze, Torino, ma il racconto che viene fatto di quelle città è di città intraprendenti, turistiche e votate allo sviluppo. A differenza delle città del sud che crescono (nonostante le mille problematiche) ma vengono additate per città retrograde.

Stessa cosa vale per il mondo universitario. Il grande desiderio di ogni studente è quello di fare un’esperienza universitaria in una grande città, anche se a conti fatti le grandi città perdono studenti e fascino, a dimostrarlo è la ricerca di University Network. Secondo i dati pubblicati appunto da University Network le università di Foggia e Bari aumentano gli iscritti. Le motivazioni del calo degli atenei del Nord sono indubbiamente i costi (divenuti troppo esosi) e la crescita degli atenei del Sud, come quello di Foggia, sono dovuti alla cura e le attenzioni che offrono agli studenti.

L’università di Foggia infatti è in quarta posizione tra gli Atenei Italiani con un incremento del +3,67% (+5,33% di studenti regolari) e con una variazione positiva di crescita pari al +39,56% (dal 2018 al 2023) alla quale si affianca il +21,54% di studenti regolari (secondo miglior risultato in Italia). 

Per l’anno accademico 2023/2024 si auspica addirittura un aumento del trend positivo di crescita delle iscrizioni grazie alla nuova offerta formativa che si arricchisce di 8 nuovi corsi di laurea portando così il numero complessivo a 47. Nonostante questo per i neo diplomati della provincia di Foggia “non è abbastanza figo”, probabilmente studiare a Foggia. E’ più “figo” studiare a Bologna, Roma, Milano, Torino.

Rinaldi: “il racconto reale della nostra terra deve partire dalle famiglie, dalle scuole”

Dall’articolo si trae lo spunto che il racconto reale della città e della provincia deve partire dalle famiglie, dagli stakeholders, dalle scuole, dai giornali. Altrimenti rischieremmo di perdere sempre più talenti.

Sotto il Post di Tommaso Rinaldi numerosi commenti sull’argomento: Bisognerebbe coinvolgerli di più nella vita sociale della città come attori principali” ed ancora un’insegnante delle scuole superiori commenta: “Statisticamente, dei tantissimi studenti, la metà almeno rientra, se non nella nostra città, almeno nella regione o cmq non disdegna il meridione. Alcuni sono imprenditori coraggiosi, competenti, creativi e appassionati. Ne sono orgogliosa.”

C’è chi commenta: “Io sto lottando per restare nella mia Terra, impegnandomi in prima persona, e rifiutando anche proposte di lavoro importanti in altre parti d’Italia.

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Redazione

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