Manfredonia-Brindisi, la presentazione di Nico Troiano

Manfredonia-Brindisi, la presentazione di Nico Troiano
Domenica, allo stadio Miramare, andrà in scena la 33ª giornata di campionato: il Manfredonia è pronto a sfidare il Brindisi, nell’ultima partita casalinga di questo campionato. All’andata, allo stadio Fanuzzi, i sipontini vissero una gara condizionata da episodi sfavorevoli sin dalle prime battute. Al 25’, un rigore assegnato ai padroni di casa e l’espulsione diretta di Porzio segnarono l’inizio della salita. Pochi minuti più tardi, un secondo cartellino giallo per Giampà lasciò i biancocelesti in nove. In netta inferiorità numerica, la squadra faticò a reggere l’urto, subendo un passivo pesante (5-0). Ma da quella sconfitta il gruppo ha saputo rialzarsi, lavorando con compattezza e determinazione sotto la guida di mister Cinque. Domani, sarà sicuramente un’altra storia.

IL PERCORSO DEL MANFREDONIA
Il Manfredonia occupa la 15º posizione in classifica con 34 punti, frutto di 8 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte, con 30 gol fatti e 47 subiti. Tra le mura amiche, i sipontini hanno raccolto 22 punti in 16 partite, con 6 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte (19 reti segnate e 20 subite).

Negli ultimi 5 incontri hanno ottenuto 8 punti grazie a 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, con 10 gol realizzati e 7 subiti. Considerando le ultime 5 gare casalinghe, il Manfredonia ha conquistato 10 punti con 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, segnando 7 gol e subendone 3.

Il Manfredonia torna dalla trasferta di Palma Campania con un pareggio (1-1) che, se da un lato conferma la solidità del gruppo e la capacità di resistere in inferiorità numerica per oltre 75 minuti, dall’altro lascia un po’ di amaro in bocca per la classifica.
La gara si è sbloccata dopo appena quattro minuti, con De Luca bravo a finalizzare da un’azione nata da uno schema da calcio piazzato. La Palmese ha trovato il pari poco dopo, approfittando di un’incertezza difensiva. Al 13’ l’episodio che ha indirizzato la partita: espulsione diretta per Diambo e biancocelesti costretti a giocare praticamente tutta la gara con l’uomo in meno.
Nonostante la difficoltà, la squadra di mister Cinque ha tenuto bene il campo, difendendosi con ordine e provando a ripartire quando possibile. Un punto, sulla carta prezioso contro un avversario ostico, ma che alla luce dei risultati dagli altri campi – in particolare della vittoria dell’Ugento sul campo del Fasano – pesa un po’ meno. I salentini, infatti, hanno allungato in classifica, lasciando i sipontini alle spalle dopo che le due squadre si trovavano appaiate a quota 33.
Con due sfide decisive all’orizzonte, contro Brindisi e Martina, il Manfredonia è chiamato a dare tutto per rilanciarsi nella corsa salvezza – che sia per raggiungere l’obiettivo diretto o garantirsi almeno il vantaggio di disputare un eventuale playout al Miramare. Servono punti, e servono subito.

Il Manfredonia non perde in casa dal 16 Febbraio, quando il Francavilla grazie all’ex Tedesco espugnò il Miramare.
Il capocannoniere della squadra è Giacobbe con 5 reti, seguito da Carbonaro a quota 4.
L’ultima formazione schierata contro la Palmese: Antonino, Gianfreda, Sepe, Coppola, Forte, Diambo, Metaj, Giacobbe, Porzio, Calemme, De Luca.
IL PERCORSO DEL BRINDISI
Il Brindisi si trova al 16º posto in classifica con 25 punti, frutto di 9 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte, con 42 gol fatti e 41 subiti. In trasferta, i brindisini hanno disputato 16 partite, raccogliendo 10 punti con 1 vittoria, 7 pareggi e 8 sconfitte, con 14 reti segnate e 26 subite.

Nelle ultime 5 gare sono arrivati 10 punti grazie a 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta (11 gol fatti e 7 subiti). Lontano da casa, invece, hanno collezionato 5 punti negli ultimi 5 incontri grazie a 1 vittoria, 2 pareggi, e 2 sconfitte con 7 reti realizzate e 9 incassate.

Al “Fanuzzi” è andata in scena una delle gare più intense della 32ª giornata di Serie D, con il Brindisi che riesce a rimontare due gol di svantaggio e imporsi per 3-2 su un Nardò partito fortissimo, ma incapace di contenere la reazione rabbiosa dei padroni di casa.
La partita si accende subito: al 14’ il Nardò sblocca il punteggio grazie a D’Anna, lesto a insaccare sugli sviluppi di un’azione confusa in area dopo un errore in disimpegno della retroguardia locale. Passano appena quattro minuti e arriva anche il raddoppio: ancora D’Anna, questa volta con un inserimento centrale che sorprende la linea difensiva brindisina, firma lo 0-2. Sembra il preludio a una gara in discesa per gli ospiti, ma il Brindisi reagisce con orgoglio.
La scossa per i padroni di casa arriva al 20’, con Hernaiz che accorcia le distanze con un gran destro dal limite dell’area che si insacca all’angolino. I ritmi restano alti e il pareggio non tarda ad arrivare: al 33’ Rajkovic, ben posizionato sul secondo palo, incorna di precisione su un cross teso di Viti, ristabilendo la parità.
Nel secondo tempo, la spinta emotiva del Brindisi continua. La rimonta si completa al 64’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo una mischia furibonda in area piccola, Jansen è il più rapido a trovare il varco giusto e mettere dentro il pallone del 3-2. Da lì in avanti, i locali abbassano i ritmi e cercano di gestire il vantaggio, mentre il Nardò prova a riversarsi in avanti per agguantare il pari.
La pressione degli ospiti aumenta negli ultimi dieci minuti, ma la difesa del Brindisi regge, con un paio di interventi decisivi anche da parte del portiere Milan. Nel recupero, i granata sfiorano il 3-3 con Mengoli, il cui colpo di testa termina di poco a lato.
Alla fine, i tre punti restano al Brindisi, che può così continuare a sperare nella salvezza rientrando nei playout.

Il Brindisi non conquista una vittoria fuori casa dal 2 Febbraio, quando si impose per 0-3 sul campo della Palmese grazie all’ex Hernaiz e la doppietta di Rajkovic.
Il capocannoniere del Brindisi è Marko Rajkovic a quota 14 reti.
L’ultima formazione schierata con il Nardò :Milan, Jansen, Incerti, Scoppa, Rajkovic, Ledesma, Hernaiz, Cirio, Viti, Nikolli, Gasti
UNO SGUARDO AL MATCH
Manfredonia-Brindisi non è solo una sfida di campionato: è uno snodo cruciale, un crocevia che può cambiare il destino della stagione. Entrambe le squadre hanno un solo risultato in testa: vincere. Ma non basta. Servirà anche tenere un orecchio “alla radiolina”, perché in palio c’è molto più dei tre punti.
Per i biancocelesti, il pareggio contro la Palmese ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Un risultato che, se da un lato ha confermato lo spirito battagliero del gruppo anche in dieci, dall’altro ha permesso all’Ugento (Vittorioso al Curlo di Fasano) di allungare in classifica. Ora serve una scossa. Serve vincere e sperare nei passi falsi delle dirette concorrenti – Real Acerrana, Ugento, Francavilla – per restare in corsa per la salvezza diretta o, quantomeno, guadagnare una posizione utile a giocarsi il playout tra le mura amiche del Miramare.
Il Brindisi, guidato da mister Ragno, arriva al match con l’acqua alla gola: una sconfitta o anche solo un successo dell’Ugento significherebbe retrocessione aritmetica in Eccellenza. Per i biancazzurri, quindi, non c’è spazio per i calcoli: vincere è l’unica via per continuare a sperare.
Sarà una partita intensa, tirata, probabilmente tesa. Il Manfredonia dovrà scendere in campo con lucidità, concentrazione e fame. Ma soprattutto servirà l’orgoglio di chi sa cosa rappresenta questa maglia per la città. Non è il momento di fare calcoli: è il momento di lottare.
Al Miramare ci giochiamo un pezzo importante del nostro futuro. E lo faremo da squadra. Uniti, con grinta. Fino all’ultimo minuto. Fino all’ultima goccia di sudore. Perché Manfredonia non molla mai.