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Lucarelli intervista Savino: “Lei è furbo”. La risposta: “Furbo non mi piace, è un difetto”

Dopo le critiche, Selvaggia Lucarelli questa mattina ha intervistato Giuseppe Savino, l’agricoltore foggiano che qualche giorno ha fatto il giro del web per il suo video che mostrava il suo campo di tulipani distrutto da una grandinata a Foggia. La Lucarelli, che aveva contestato soprattutto la raccolta fondi avviata poche ore dopo quel video (aperta e chiusa in poche ore poiché l’importo donato è arrivato a quasi trentamila euro), si è confrontata con Savino sulle pagine del Fatto Quotidiano

La Lucarelli, in un lungo confronto, chiede a Savino di spiegare alcune anomalie. La prima: l’assicurazione sul campo dei tulipani. “In Italia non si può fare l’assicurazione sui tulipani perché qui ce ne sono troppo pochi e non hanno fati statistici. E comunque il valore dei nostri fiori per noi non è quello di qualunque tulipano all’ingrosso, perché dentro quel fiore c’è la bellezza di un campo, di ascoltare musica, di fare delle foto, l’aperitivo”.

Lucarelli, poi, ha chiesto a Savino perché il rischio di impresa lo devono coprire i donatori tramite raccolte fondi. “Perché i donatori sono le 3000 persone che avevano comprato i biglietti per vedere il mio campo di tulipani, che non vogliono il rimborso”. La raccolta, controbatte Lucarelli, era aperta a tutta l’Italia e ribadisce la sua perplessità: perché il rischio se lo devono accollare i donatori? Savino risponde: “Cambia il verbo accollare: io coltivo tulipani e la comunità mi incoraggia. Se chiedo aiuto alla comunità che c’è di male?”. 

Il dialogo continua e tocca altri punti: le precedenti raccolte fondi, come quella del 2021, i fondi vinti dal Vazapp e gli incarichi ministeriali dati a Savino. Tema di attrito i presunti scontrini non fatti nel campo. “Ce lo avevo già detto a una giornalista venuta lì nel campo. Per legge le aziende agricole possono non emettere scontrini, siamo nel regime dei corrispettivi. Io comunico i corrispettivi”. Lucarelli non è convinta della risposta e Savino replica. “Senti, io nasco da un sacerdote che si chiama Don Michele De Paolis. Secondo te potrei mai ingannare la comunità?”.

L’intervista si conclude con un duello Lucarelli-Savino che restituisce la perplessità di entrambi sul loro dialogo. Lucarelli: “A me la narrazione del povero contadino non mi ha convinta, la trovo furbo”. Savino: “Furbo non mi piace”. Lucarelli: “La furbizia, se fai impresa, non è un difetto”. Risposta: “per me sì”.

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