Eventi Manfredonia

lo storico Vito Saracino presenta il suo lavoro a Manfredonia al Circolo Unione

Dietro le quinte di un’innovativa ricerca storica, fra televisione, mostre e documenti: lo storico Vito Saracino presenta il suo lavoro a Manfredonia al Circolo Unione 

Togliamoci alcune curiosità in attesa dell’evento del 22 marzo che vedrà protagonista lo storico sipontino al Circolo Unione quando presenterà il suo libro insieme al presidente del Circolo Unione Ugo Galli e il professor Edon Qesari, docente dell’Istituto di Storia dell’Accademia delle Scienze Albanese (equivalente della nostra Accademia dei Lincei) patrocinato dal Consolato d’Albania a Bari. 

Lo scorso articolo del 21 febbraio a lui dedicato dalla nostra testata abbiamo parlato con l’autore dell’interesse mostrato da Rai 3 EstOvest ai progetti di salvaguardia e restauro cinematografico che lo storico sipontino sta conducendo con la Fondazione Gramsci di Puglia fra Italia e Albania, ma vediamo cosa bolle in pentola per il presente e per il futuro.

“Io vi ringrazio per la risonanza data da Il Sipontino alla mia partecipazione per conto della Fondazione su Rai3. Il giorno dopo l’uscita dell’articolo ho ricevuto la chiamata dal presidente del Circolo Unione Ugo Galli e sono stato ben lieto di accettare questo invito. Perché quando un lavoro viene riconosciuto e notato nel proprio paese d’origine scaturisce sensazioni sempre particolari ed emozionanti. Con il libro che presenterò venerdì a Manfredonia si chiuderà un ciclo di incontri cominciato 5 anni fa e che proseguirà all’estero con la traduzione del volume in Inglese. Per questo traguardo/nuovo inizio ho scelto di condividere il palco con il mio collega e tutor albania Edon Qesari che fin dal primo momento mi è stato accanto in questo vortice chiamato storia dei media. Perché quando si scrive di esteri e di un altrove è necessario avere il parere, il confronto e l’opinione del popolo che si ha l’onore di analizzare storicamente; senza questa sinergia ogni tipo di lavoro “ambientato” all’estero può avere una inconscia accezione coloniale. Tornare a Manfredonia e illustrare ai concittadini i tanti piccoli dettagli ritrovati in questo viaggio oltre Adriatico che continua a vivere tramite la rigenerazione delle pellicole storiche del passato”.

In questi due link, presi da Meridiano 13 – testata giornalistica indipendente che tratta con sapiente freschezza le storie provenienti dall’est-  l’autore si focalizza su due temi centrali nella pubblicazione che sarà presentata a Manfredonia cioè la radiofonia, la propaganda e le proibizioni che hanno spinto l’Italia a diventare “la terra promessa” o addirittura “l’America” per l’Albania socialista che ha vissuto per 40 anni in una società simile alla Corea del Nord.

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Innovazione, conoscenza approfondita dei temi e volontà di divlugazione al di fuori della stretta cerchia accadamica sono i punti forti della nuova generazione di storici sociali di cui Saracino fa parte. 

L’approfondimento culturale dedicato da Trm News 24 alla Mostra “Visioni, Passioni, Legami. Diego De Donato con Vito Saracino (Ricerche storiche, bibliografiche e archivistiche)


Si cerca di inserire la storia contemporanea nella società odierna. Chi ha la fortuna di studiare gli ultimi settant’anni ha la possibilità di consultare tantissime fonti inedite ma soprattutto può parlare e conoscere i testimoni della storia che si sta cercando di raccontare. Ad esempio dal 14 marzo fino al 7 di aprile nella location centralissima di Spazio Murat a Bari è in corso la mostra “Visioni, passioni, legami. Diego De Donato editore” organizzata dalla Fondazione Gramsci Onlus in collaborazione con la Fondazione Gramsci Puglia. Trattasi di un lodevole tentativo di accrescimento della coscienza e conoscenza storica che spazia fra un’incredibile selezione tra filmati, documenti originali e fotografie dall’archivio che celebrano il forte rapporto tra la casa editrice del visionario Diego De Donato e la vita culturale barese, pugliese e nazionale. Riscoprire storie locali che parlano al mondo, può essere una missione futura per noi storici. Sogno di lavorare per una musa Storia che possa essere compresa dai cinque sensi: toccata sfogliando un catalogo, un libro o un documento, vista tramite le nitide fotografie, i film e i programmi televisivi, udita dalle interviste dei testimoni e la radio, annusata fra l’odore delle pagine dei libri e delle pellicole e perché no persino gustata dato che ognuno di noi è alla ricerca dei sapori dell’infanzia. E poi alla fine c’è anche il sesto senso dello storico, quel professionista che riesce o almeno tenta di farlo di scoprire dov’è il giacimento della memoria da salvare.

Per ulteriori curiosità sui percorsi di ricerca in corso e passati della Fondazione Gramsci di Puglia, consultare:

https://www.facebook.com/fondazionegramscipuglia?locale=it_IT
https://www.instagram.com/fondazionegramscidipuglia/
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Redazione

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