La previsione di Live Nation sui concerti: “Dal 2021 si tornerà al pre-Covid”

Live Nation però ritiene che si possa tornare a organizzarne già nei prossimi sei mesi, sebbene a capacità ridotta e con tutte le cautele del caso, per tornare alla piena normalità l’anno prossimo. È il CEO della compagnia promotrice di eventi americana, Michael Rapino, ad affermarlo in un’intervista riportata da Consequence of Sound.
L’amministratore delegato e presidente della società sostiene che si ricomincerà «in piccolo e lentamente», con pochi spettatori, in un primo momento con esibizioni indoor senza pubblico e trasmesse in streaming, e poi con con un po’ di pubblico, anche outdoor, ovunque «ci sia abbastanza spazio per mantenere la distanza di sicurezza», con un occhio anche alla possibilità di allestire concerti drive-in come quelli già organizzati in Germania e Danimarca. Almeno in un primo momento, gli artisti più famosi potrebbero esibirsi in teatri e club, invece che in stadi e arene, con biglietti maggiorati nel prezzo. «Se in Arkansas o altrove (a proposito: proprio in Arkansas si terrà, il 15 maggio, il primo concerto “vero” negli States dall’inizio dell’emergenza Coronavirus) sarà garantita la sicurezza – ha affermato Rapino – potremmo organizzare occasionalmente concerti con pochi spettatori e capacità ridotta facendo comunque sì che i conti quadrino». «Pensiamo che in autunno – ha aggiunto il manager – se non ci sarà una recrudescenza del virus si potrà riaprire. Il nostro obiettivo è tornare davvero a pieno regime nel terzo e quarto trimestre del 2021».
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