Baudo ricorda Costanzo: “Un rivoluzionario”
Tanti sono gli artisti, i giornalisti, i conduttori e i colleghi che hanno omaggiato la scomparsa di Maurizio Costanzo. Uno dei primi è stato Pippo Baudo, l’altra stella del piccolo schermo. Baudo, in attesa dei funerali solenni di Costanzo che si svolgeranno domani a Roma (e in diretta su Mediaset), ha parlato del loro lungo rapporto professionale e personale. Un’amicizia datata anni fa e cominciata con un’intervista di Costanzo a un giovane e promettente Baudo.
“Sa chi mi fece la prima intervista importante? Proprio lui, Maurizio. Era il 1960, l’anno delle Olimpiadi di Roma. Maurizio scriveva sul settimanale Grazia. Fu il primo grosso personaggio che conobbi: la nostra amicizia nacque così”.
Fra i due giganti della televisione c’era un rapporto speciale di reciproca amicizia e stima. “Eravamo legati da un rapporto di stima reciproca. Ci rispettavamo. E per me Maurizio è stato sempre uno stimolo. Era intelligente, acuto, oltre che generosissimo. Al Costanzo Show ci sarò andato almeno venti, trenta volte. In ogni occasione regalava un gadget a tutti, una conchiglietta portafortuna: io ne ho una collezione. Il Parioli era un mondo a sé: c’erano storie che si intrecciavano, personaggi che sui generis che affascinavano gli spettatori. Tutti gli dobbiamo qualcosa: è stato rivoluzionario”.
Da “Bontà Loro” per arrivare al suo Costanzo Show, Maurizio ha rinnovato il linguaggio televisivo. Il suo amore per la tv era dettato dalla curiosità per gli altri. La sua morte ha colpito tutti. “Io sono rimasto senza parole. Non me l’aspettavo. Ho pensato subito a Maria. Nessuno avrebbe scommesso sul loro amore per via delle loro personalità così diverse, invece è stato un legame duraturo, fortissimo”.