Storia

Il ragazzino con la pelle ricoperta di squame (1944)

Manfredonia. ANNI fa Via Maddalena era costituta da una settantina di case. L’aria all’alba era ‘viziata’ di baccalà, per colpa dei magazzini impantanati. Ogni tanto una secchiata d’acqua veniva giù da una finestra tanto che la strada diventava viscida da far paura, molle di polvere e cartacce d’immondizia non ancora pulita; sulle mura di qualche portone c’erano campane di vetro con le Madonnine.

Dodici figli, quella di Cosimo, famiglia numerosa. Lui andava via la mattina e tornava la sera o il giorno dopo, senza che nessuno s’accorgesse di niente! Magari dormiva sulla sabbia. Il papà era di Avellino, la mamma di manfredonia! Una mattina, di un giorno normale si avviò , 

proprio sulla riva di quella spiaggia del nostro Viale Miramare.

Mentre camminava solo e tranquillo, all’improvviso, trovò una bomba arrugginita di guerra, da cui fuoriusciva un liquido chimico da una capsula. Cosimo toccò quel liquido, sul bagnasciuga che gli schizzò su tutto il corpo riempiendolo subito mani e braccia, il petto e la pancia, di squame a forma di piaghe , proprio come un pesce, che lo spaventarono di meraviglia!.

Nel suo silenzio se ne tornò a casa, con nessuna coerenza. Quando la mamma lo vide, terrorizzata d’angoscia, consultò i medici ma senza speranza. Nessuno ci capiva niente! Un dottore però alla fine di una visita ,le disse : – Signora recatevi con vostro marito, dal Maggiore medico in Capitaneria, che all’epoca rappresentava – il Presidio Ospedaliero . E’ un americano, lui senz’altro capirà qualcosa in materia. Andati dal Maggiore medico, ch’era un uomo di scienza , dopo averlo visitato lo fece spogliare e immergere in una vasca di acqua e medicinale! Sentì subito un benessere, per tutto il corpo, dopo mezz’ora ,da quella terapia. Il ragazzino guarì dopo una decina di giorni di cura, e la famiglia fu così felice con gli occhi gonfi che affioravano di gioia.

di Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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