Storia

Guardavamo pezzi di cieli liberi

OGGI guardo ma è di ieri, quando i pensieri erano fatti e le parole azioni reali. Quando non si svendeva niente del nostro Golfo, quando non si cementificava il proprio mare.

Ricordo in quel punto “du trone a mere”, ci passavo con la barca insieme al mio babbo, era nel profumo tiepido di settembre, che aveva su di noi – un vero profumo di vita senza parole…guardavamo pezzi di cieli limpidi – tempo di pesca e di odore di salsedine nelle narici,che scendeva sul cuore –  sulle acque del nostro mare.

Quando  pescare di settembre, sembrava una stesura di campo puro di sole nelle vene. Professare di amare il mare e riempirlo di strutture esagerate non è facile da digerire.

Guardare il blu, oggi più impuro dell’ambiente, per capire cosa è Manfredonia, quel blu, che è il nostro più caro antenato.

Oggi guardo il magnifico mare , che splende sulla città , sperando di ottenere un cielo puro come nuovo percorso per la cura di Manfredonia … dimenticata . 


di Claudio Castriotta 

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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