Gomme usate: tutto ciò che c’è da sapere, ecco perché comprarle
Quando si acquista un’autovettura bisogna mettere in conto che le spese relative ad essa non terminano dopo averla pagata. Possedere un veicolo, infatti, significa prendersene cura in ogni aspetto: dal punto di vista burocratico e della manutenzione, con la medesima attenzione. Tutto ciò serve a poter circolare in sicurezza, da una parte e, dall’altra, ad assolvere agli obblighi legislativi che sorgono in questo senso. Mantenere una macchina, quindi, non ha sempre costi accessibili, ma è necessario per poter garantire sicurezza a sé stessi, agli altri automobilisti e ai passeggeri.
Tra gli aspetti più importanti relativi alla cura della vettura spicca, sicuramente, la sostituzione degli pneumatici, da effettuare periodicamente secondo prescrizioni legislative, ma anche per mantenere ottimali le performance della vettura. Occorre ricordare, del resto, che le gomme siano l’unico elemento dell’auto a toccare direttamente l’asfalto, talvolta anche a velocità elevate. La loro sostituzione non prevede costi accessibili, soprattutto quando si punta ad acquistare pneumatici provenienti dai marchi più blasonati.
Negli anni, quindi, sia le persone che le realtà di riferimento hanno tentato di sviluppare metodi alternativi utili a poter assicurare prodotti sicuri ed affidabili a prezzi più contenuti. In questo frangente ha preso sempre più piede la pratica di acquistare pneumatici usati direttamente dagli store, senza l’intervento della compravendita tra privati, di gran lunga più rischiosa e sconveniente. Vediamo, quindi, in questa guida, tutto ciò che serve sapere sulle gomme usate e sul perché conviene acquistarle.
Perché scegliere pneumatici usati? Tutto quel che serve sapere
Gli pneumatici usati, oggi, rappresentano la soluzione di punta per la stragrande maggioranza degli automobilisti italiani. I treni di gomme di seconda mano, del resto, presentano percentuali di battistrada rimaste comprese tra il 70 e il 90%, garantendo la medesima durabilità e performance delle gomme nuove. Non sorprenderebbe, infatti, vedere pneumatici di seconda mano lavorare egregiamente anche dopo 20/30.000 km, alla stregua dei treni nuovi, ma acquistandoli alla metà del prezzo.
La cosa importante quando si comprano gomme di seconda mano è rivolgersi a realtà esperte di settore, in grado di proporre prodotti di qualità, a prezzi convenienti e senza intoppi di vario genere. Come avrete avuto modo di evincere dai paragrafi precedenti, insomma, sono diversi i motivi per cui conviene acquistare gomme usate, soprattutto data la possibilità di poter risparmiare percentuali di prezzo importanti rispetto al valore del nuovo, pur non scendendo a compromessi con gli standard qualitativi e prestazionali dei prodotti stessi.
Gomme di seconda mano: i vantaggi per gli automobilisti
Al di là del risparmio economico, particolarmente notevole e, fondamentalmente, ragione principale che giustifica la scelta di questa peculiare tipologia di prodotti, i motivi per acquistare gomme di seconda mano va ricercata nella comodità con cui, oggi, è possibile attingere a questi articoli, venendo commercializzati praticamente da tutti i maggiori rivenditori di pneumatici. A parte questo, le gomme usate, essendo già rodate, riducono leggermente i consumi dell’autovettura durante la circolazione, avendo un’aderenza lievemente minore, ma adeguata in termini di sicurezza.
Oltretutto, gli pneumatici di seconda mano rappresentano una vera e propria scelta ambientalista, contribuendo all’economia circolare. Riutilizzando prodotti con un ciclo di vita ancora molto lungo, infatti, si evita di sprecare preziose risorse, smaltendo il prodotto solo al termine della sua usabilità, senza forzature.
Oggi, il mondo dell’automobilismo si rivela sempre più attento a questo aspetto, soprattutto in funzione della rivoluzione dell’elettrico perpetrata dai vari brand produttori già da qualche tempo. Lo pneumatico di seconda mano, dunque, si afferma con forza come la soluzione migliore per l’automobilista in termini di budget e per l’ambiente per l’utilizzo delle risorse consapevole e, di conseguenza, ridotto.