Fede e religione

Giubileo dei Giovani 2025: il cammino in un diario dal Gargano a Roma

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Giubileo dei Giovani 2025: il cammino in un diario dal Gargano a Roma

Si è da poco conclusa un’esperienza intensa, luminosa e indimenticabile per i giovani della nostra diocesi, partiti alla volta di Roma per vivere il Giubileo dei Giovani insieme al nostro vescovo, padre Franco Moscone.
Con zaini leggeri e cuori aperti, i ragazzi hanno portato la speranza del Gargano lungo le strade della Città Eterna, pronti a riceverne ancora di più, passo dopo passo.

Giorno dopo giorno: il cammino in un diario

Verso Roma, pellegrini di speranza!
Il viaggio è iniziato nel segno dell’attesa e dell’entusiasmo. Un gruppo giovane e variegato, animato dalla fede, ha lasciato la propria terra per mettersi in cammino, vivendo appieno lo spirito del pellegrinaggio.

Roma, ci siamo!
Ad accogliere i ragazzi, la comunità della parrocchia Maria Addolorata, che ha aperto le sue porte con gioia. Sono stati giorni intensi, ricchi di incontri, sorrisi e preghiera, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. A raccontarceli, i ragazzi stessi: giorno dopo giorno, hanno condiviso con tutti noi riflessioni, emozioni e testimonianze, in un vero e proprio diario di viaggio.

La voce dei giovani – Valentina B., la nosra inviata 

Giorno 1 – Il battito della fede
Roma oggi ci ha accolti nel nostro cammino di fede: siamo arrivati come pellegrini pieni di entusiasmo, abbiamo visitato le basiliche pontificie e attraversato con fede la Porta Santa.
Guidati dalle parole di don Fabio Rosini, abbiamo vissuto una catechesi intensa sul significato autentico del Giubileo.
La giornata si è conclusa con la Messa di apertura, insieme a oltre un milione e mezzo di giovani.
Un’esperienza di Chiesa viva, di gioia condivisa, di speranza che si fa strada.
P.S. Emozionante anche la visita alla tomba di Papa Francesco.

Giorno 2 – Sulle orme dei santi
Abbiamo camminato sulle orme di Pier Giorgio Frassati, beato dell’Azione Cattolica che ci insegna a puntare in alto.
Nel pomeriggio, guidati da padre Franco, abbiamo partecipato a un talk culturale su ‘giovani e speranza’.
Una giornata di riflessione, fede e visione condivisa del futuro.

Giorno 3 – Con Pietro e come Pietro
Nel nostro terzo giorno a Roma, abbiamo attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro.
Nel pomeriggio, insieme ai vescovi italiani, abbiamo rinnovato la nostra fede, sull’esempio di Pietro.
È stato un giorno che ha lasciato il segno: di luce negli occhi, di speranza nel cuore, di Chiesa che cammina insieme.

Giorno 4 – Il giorno del perdono
Il venerdì è il giorno del perdono. Abbiamo vissuto momenti di silenzio, riconciliazione e ascolto.
La mattinata si è aperta con una preghiera condivisa con i giovani delle diocesi legate al culto micaelico, nella splendida Santa Maria in Trastevere.
Abbiamo poi celebrato la Messa con padre Franco, seguita nel pomeriggio dall’attraversamento della Porta Santa della Basilica di San Paolo e dal sacramento della riconciliazione.
Un giorno carico di grazia e pace.
Anime ricaricate, pronte a vivere un’altra splendida giornata.

Giorni 5 e 6 – Tor Vergata: un milione di sogni, una sola Chiesa

Si sono appena concluse le due giornate più intense, emozionanti e cariche di grazia del nostro Giubileo dei Giovani.

Oltre un milione di ragazzi e ragazze da ogni angolo del mondo si sono messi in cammino verso Tor Vergata, per incontrare il Santo Padre, abbracciarlo con il cuore e ascoltare le sue parole di speranza. Una lunga attesa, fatta di passi, stanchezza e silenzi condivisi, ma ripagata da un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria e nell’anima.

Abbiamo fatto di un angolo di prato la nostra casa. Sullo sfondo di un tramonto dorato e sulle note di “Jesus Christ You Are My Life”, Papa Leone è arrivato e ha salutato tutti noi: occhi pieni di emozione, sorriso colmo di affetto, parole che toccano il cuore.

Quello che resta, più di tutto e oltre la bellezza delle esperienze di prossimità, è il silenzio. Un silenzio potente, carico di ascolto e di verità. Il silenzio di un milione di giovani che accolgono le parole del Papa: custodite le amicizie vere, inseguite i sogni con coraggio, testimoniate gioia e speranza ovunque andiate.

Poi la notte, la festa, la condivisione, e questa mattina di nuovo il cuore in alto: il Papa, dall’alto dei cieli in elicottero, è tornato da noi per celebrare la Santa Messa e affidarci una nuova meta: Seoul 2027.

Con le sue parole ci ha invitati a volare alto, ad aspirare alle cose grandi, a vivere pienamente, con fiducia, libertà e speranza.

Un arrivederci che è un nuovo inizio.

Il grazie del Vescovo ai giovani preti

A conclusione di questo cammino, padre Franco ha voluto inviare un messaggio speciale ai giovani sacerdoti che hanno accompagnato i ragazzi con passione e dedizione:

“Carissimi Nicola, Giovanni, Matteo, Antonio e Michele,
Gesù ha detto ‘Venite e vedete’. Sono venuto e ho visto la vostra accoglienza, serenità, gioia e servizio, insieme a spirito giovanile.
Grazie di cuore e camminate per le strade sempre nuove del Vangelo.
Un abbraccio 🤗

+ p. Franco”

Parole da custodire, che incoraggiano e fanno bene al cuore.
Perché essere “sale della terra e luce del mondo”, come ha ricordato Papa Leone nel messaggio finale, vale per i giovani… ma anche per i loro pastori.

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