Gargano da scoprire: torre di San Felice a Vieste

Gargano da scoprire: torre di San Felice a Vieste
l Gargano è costellato di torri lungo tutto il suo perimetro costiero. Esse fungevano da avamposto di osservazione per prevenire gli attacchi pirateschi dal mare.
I primi a pensare a un sistema di vigilanza organizzato per la difesa delle coste furono gli Angioini, tramite la sistemazione di piccole torri collegate a vista.
Con il viceré don Pedro de Toledo, nel XVI secolo, ci fu una svolta fondamentale con il potenziamento della difesa costiera e la costruzione di nuove torri, per difendere il promontorio dalle incursioni dei pirati barbareschi.
Una di queste torri è nominata ‘San Felice’, in territorio di Vieste, nei pressi della baia omonima. Essa è speciale per due motivi: è la più orientale delle torri garganiche ed è collocata in uno dei posti più caratteristici e conosciuti del Gargano.
Torre San Felice è stata costruita nel 1568, a sud di Vieste, in perfetta comunicazione visiva con altre due torri. Di medie dimensioni, alla struttura originale fu aggiunta una scala e varie ristrutturazioni successive. Restaurata più volte, la struttura è stata dotata di una soprelevazione che ne ha snaturato le proporzioni originarie.
Come torre più a est, rivestiva un ruolo di notevole importanza essendo un vero e proprio ponte per le comunicazioni tra la parte settentrionale e quella meridionale del promontorio.
Dalla Torre San Felice è possibile ammirare il caratteristico ‘Architiello di San Felice’, una delle bellezze naturalistiche più fascinose di tutta la costa garganica; un vero e proprio arco naturale incastonato in un piccolo paradiso terrestre immerso nella verde natura mediterranea, gioia per gli occhi e per l’anima.
Nella sua relazione sulla visita delle torri di Capitanata del dicembre del 1594, il marchese Carlo Gambacorta scrisse: “Questa ottava Torre detta di Santo Felice […] è ben collocata di buona fabbrica che guarda due cale grandi dall’una, e dall’altra parte […] Bisognano dui smerigli. È necessario anco una scala che ci vuole da ducati dui”.
Tante sono le storie che si raccontano di questi posti. Siete curiosi? Ne abbiamo raccontata una in questo nostro post: https://www.facebook.com/share/wPFNXvCZZYRbg88c/?mibextid=WC7FNe
Un’ultima ristrutturazione è avvenuta di recente. È ora possibile visitare la torre: da essa, l’osservazione è ora utile per ammirare le bellezze del paesaggio circostante e non più per prevenire attacchi e distruzione.
Foto e archivio di Giovanni BARRELA