Attualità Capitanata

Fedez dallo psicologo: “Non voglio morire, i miei figli non si ricorderanno di me”

Non si è preoccupato del giudizio, ma ha sentito la necessità di condividere un momento particolare della sua vita. Fedez, ieri, ha pubblicato su Instagram gli audio di alcuni colloqui con il suo psicologo, registrati al momento della scoperta del suo tumore. Dopo un primo momento molto complesso e difficile per Fedez, in questi giorni il rapper sta ricominciando a vivere e lavorare a pieno. In radio c’è il successo “La dolce vita”, mentre si prepara al grande concerto del 28 giugno a Milano con J-Ax.

Gli audio pubblicati ieri, però, mostrano il lato fragile e umano dell’artista. Rendendo pubblico un frammento così privato, Fedez fa seguito alla promessa di rendere pubblico più o meno tutto di questa sua malattia per aiutare chi si trova nelle sue stesse condizioni. Gli audio, così dolorosi e commuoventi, si concentrano su un tema difficile per tutti: la paura della morte. In quella seduta, infatti, Fedez dice: “Non voglio morire, non voglio morire, i miei figli non si ricorderanno di me”. In singhiozzi, Fedez sente su di sé la paura di non sopravvivere e di scomparire nel ricordo dei suoi cari.

“Non so perché oggi ho deciso di riascoltare la seduta fatta dallo psicologo il giorno in cui ho scoperto di avere un tumore al pancreas. Sto piangendo, piango di dolore e di gioia. Un solo pensiero riusciva a devastarmi più della paura della morte: non essere ricordato dai miei figli. Beh, oggi mi chiedo se tutto questo mi sia stato d’insegnamento. Perché l’essere umano tende a rimuovere, dimenticare. E io non voglio. Non voglio dimenticare che le cose importanti non sono cose. tenete quella finestra aperta sempre. Con il cuore”, ha spiegato Fedez.

Il rapper, che condivide molto della sua vita, non ha tenuto conto delle possibili critiche per questo gesto, ma ha volto condividere questo suo stato d’animo. “Prendete queste mie esternazioni come meglio credete: voglia di condividere, manie di protagonismo o narcisismo fine a se stesso. Non me ne frega molto. Vorrei solo che chi sta affrontando una situazione simile sappia che è tutto normale provare determinate sensazioni”.

Per Federico Tonioni, psichiatra e psicoterapeuta intervistato sul caso da Repubblica, la scelta di Fedez non dovrebbe suscitare polemiche. “Io credo che, anche inconsapevolmente, Fedez abbia voluto provare a vincere il terrore della morte con cui è davvero complicato convivere. La decisione di pubblicare quei colloqui, avvenuta comunque solo dopo aver saputo che la sua diagnosi sembra migliore del previsto, è una sorta di processo di normalizzazione della malattia che, per una persona giovane come lui, è stata un fulmine a ciel sereno. Io sposerei senz’altro l’umanità di questo gesto. Penso che non debba suscitare alcuna polemica, mi sento senz’altro di collocarlo in una dimensione profonda da rispettare”.

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