FdI: “Il vero obiettivo di Decaro è la segreteria del PD e candidarsi premier”

FdI: “Il vero obiettivo di Decaro è la segreteria del PD e candidarsi premier”
Regionali. Fdi: svelato il bluff Decaro, la Puglia è solo un trampolino di lancio verso altri lidi. Ma almeno dia il buon esempio ai suoi amici Sindaci, si dimetta da europarlamentare
Di seguito la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina)
“Anche le ultime notizie di oggi confermano la nostra tesi: il giovane Antonio Decaro, candidato in pectore alla presidenza della Regione Puglia, sta facendo di tutto per togliersi di dosso l’odore ancestrale del suo creatore (Michele Emiliano), e, forte dell’ultimo successo editoriale, decide di essere ‘vicino’ al nuovo asse (Conte&Renzi), con una strategia politica che ha ben chiaro in mente: la presidenza della Regione Puglia è il trampolino di lancio segretario Nazionale del PD, e in seguito a candidato premier. Insomma, la Puglia e i pugliesi sono solo un ‘passaggio’ per ben altra carriera politica.
“Ma una domanda però giunge spontanea: il nostro prode combatterà per il Regno di Puglia con il paracadute, come già fatto quando scese in campo per il Comune di Bari, per succedere al suo creatore, oppure, dato che é il moderno paladino dei Sindaci, lascerà lo scranno di Bruxelles 1 minuto prima di accettare la candidatura a Zar di tutte le Puglie e successivo Anschluss della Segreteria Nazionale del PD?
“Perché solo dimettendosi prima dimostrerebbe di essere ‘vicino’ ai tanti Sindaci, di cui saranno piene le sue liste, che dovendo dimettersi prima della candidatura, lasceranno intere comunità senza guida, in un perenne stato di competizione elettorale.
“Su questo crediamo che i pugliesi esprimeranno il loro dissenso, nei confronti di chi sequestra il voto degli elettori non al fine di portare a termine il mandato ricevuto, ma al solo scopo di esaudire la propria voglia di lavorare per ambire a cariche più remunerative e di gestione del potere smisurata”