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Emergenza sanitaria e caldo record: la provincia di Foggia è stata abbandonata. Il Partito Liberaldemocratico chiede risposte immediate

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Foggia, 5 luglio 2025 – Mentre tutta la Puglia affronta temperature estreme e un aumento del 6% delle chiamate al 118, la provincia di Foggia riceve appena 1 ambulanza su 26 nuove distribuite dalla Regione, a fronte delle 8 assegnate a Lecce, 6 a Bari, 5 a Taranto e 5 a Brindisi. Una disparità inaccettabile che denuncia una grave negligenza istituzionale nei confronti del nostro territorio.

«È un insulto alla dignità dei cittadini foggiani», dichiara Matteo Viggiani, referente del Partito Liberaldemocratico per la provincia di Foggia. «In un territorio già segnato da forti criticità nel sistema sanitario, il caldo estremo – con picchi fino a 42 °C – si somma a servizi emergenziali insufficienti e a strutture sanitarie inadeguate».

Il quadro è aggravato da un servizio sanitario territoriale disomogeneo e inefficiente, strutture ospedaliere sotto stress, prive di potenziamenti strutturali e un’assoluta assenza di risposte da parte di Prefettura, ASL e Regione.

A questo si aggiunge il silenzio inaccettabile dell’assessore regionale alla sanità, Raffaele Piemontese, al quale è stata inviata settimane fa una richiesta formale di incontro per discutere lo stato di abbandono del presidio sanitario “Lastaria” di Lucera. Nessuna risposta è mai pervenuta.

“Dove sono i consiglieri regionali eletti nel nostro territorio?” – si chiede Viggiani – “Chi di loro ha preso una posizione pubblica su questo squilibrio? La loro assenza è assordante”.

Le richieste del Partito Liberaldemocratico sono l’assegnazione immediata di almeno 5 ambulanze aggiuntive a Foggia, proporzionate al numero di chiamate e all’estensione territoriale, il potenziamento della centrale operativa 118, con assunzioni straordinarie e maggiore copertura h24, l’attivazione urgente di un “Piano Calore” provinciale, con presidi mobili, assistenza domiciliare per fragili e anziani, e coordinamento con i medici di base, controlli rigorosi sull’ordinanza anti-caldo, da parte di Prefetto e Comuni e un monitoraggio trasparente del sistema d’emergenza, con pubblicazione trimestrale dei dati.

«Non ci accontenteremo di vaghe promesse. Se entro 15 giorni non arriveranno risposte concrete, ci mobiliteremo», afferma Viggiani. Il Partito Liberaldemocratico è pronto ad attivare comitati civici, avviare richieste di accesso agli atti, presentare esposti alla Corte dei Conti e promuovere una mobilitazione pubblica permanente.

«Non accetteremo che i “numeri del caldo” diventino un alibi per coprire tagli o favoritismi. Chi governa ha il dovere di garantire salute, sicurezza e dignità per tutti i cittadini, senza disparità territoriali. Nessuna comunità, in una democrazia vera, può essere ignorata».

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