É giusto o sbagliato armare l’Ucraina? Dibattito a sinistra.

È giusto o sbagliato armare la popolazione Ucraina? Il dibattito, in Italia, in questi giorni ha coinvolto molti esponenti politici e culturali della sinistra. C’è stata una vera e propria spaccatura. A chi ha criticato l’ambiguità di molti settori dell’opinione pubblica, si sono affiancati intellettuali che hanno dichiarato con precisione la loro posizione sul conflitto che sta interessando l’Ucraina e la Russia. Lo scrittore Erri De Luca, intervistato dal Fatto Quotidiano, si è detto favorevole alle armi. “Questa volta dico, da pacifista storico, che armare l’Ucraina è l’unica soluzione plausibile, possibile. Ed è l’unica che può salvare l’Ucraina, l’unica che può indebolire Putin, l’unica che può avvicinare il negoziato”.
Di tutt’altra opinione lo storico pugliese Luciano Canfora che, in un’intervista discutissima sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, ha definito questo conflitto “una guerra fra potenze”, nella quale “il torto sta dalla parte della potenza che vuole prevaricare”, ovvero l’Ucraina. Il commento di Canfora, tacciato anche da molti esponenti politici di sostenere le ragioni di Putin, accusa in primo luogo gli Usa e l’Europa di aver innescato questo conflitto e il governo ucraino, continuando la resistenza, di non prestare attenzione alle possibili conseguenze delle vittime.
Il mondo più liberal, però, non ci sta. All’evento di Repubblica e Linkiesta al Teatro Franco Parenti di Milano, in sostegno all’Europa e all’Ucraina, il giornalista Francesco Merlo ha criticato la sinistra che non condanna Putin e non riesce a sostenere totalmente le ragioni di difesa e di resistenza dell’Ucraina: “Quelli che dicono né con la Nato, né con Putin fanno parte di un gruppo vecchio, come chi diceva né con il fascismo né con la resistenza. Stanno nel mezzo perché credi che nel mezzo ci sia una saggezza. E invece nasconde una vigliaccheria”.
L’ex senatore Luigi Manconi, sociologo e commentatore, invece ha ribadito che nelle posizioni contro la resistenza Ucraina sono scomparse le vittime, il sacrificio dei civili. “Le vittime possono scomparire anche perché c’è chi chiede loro di arrendersi, di non resistere. E lo fa perché la sopravvivenza resistente delle vittime aumenterebbe il numero dei morti, acutizzerebbe il conflitto e mettere in pericolo degli Stati europei. Pensate un po’”.