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Draghi non è disponibile per un secondo mandato. Poi annuncia: “150 euro per 22 milioni di italiani che guadagnano meno di 20mila euro”

A meno di dieci giorni dal voto del 25 settembre, Mario Draghi ritorna a parlare in una conferenza stampa dedicata al decreto aiuti ter, da 14 miliardi di euro. L’appuntamento, uno degli ultimi per l’ex banchiere, è partito con il cordoglio e la vicinanza del Governo per le Marche. “Il Consiglio dei ministri – ha detto Draghi – ha deliberato lo stato d’emergenza e lo stanziamento di 5 milioni per i primi aiuti. Voglio anche esprimere il mio più profondo cordoglio per le vittime delle alluvioni e la vicinanza del governo e mia personale ai familiari delle vittime e ai feriti”. 

La conferenza, poi, si è spostata su questioni politiche. Alla domanda di una possibile disponibilità a un secondo mandato dopo il 25 settembre, Draghi è stato netto: “No”. Sfuma quindi ogni ipotesi, sostenuta soprattutto dal terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, di far ritornare Draghi a Palazzo Chigi. 

Draghi ha ribadito poi alcune cose da fare ancora. Il rigassificatore a Piombino, ha detto, è essenziale. “Sul fronte della diversificazione energetica abbiamo ora tempi rapidi e certi per il rigassificatore di Piombino che è una cosa essenziale”. 

Poi un focus sull’autunno caldo che ci aspetterà. “L’andamento dell’economia italiana ci consente di aiutare famiglie e imprese senza fare uno scostamento dei conti pubblici. Prevediamo, dunque, un contributo sociale di 150 euro per 22 milioni di italiani che guadagnano meno di ventimila euro”. Poi ci saranno “14 miliardi di euro per famiglie e imprese che si aggiungono a quasi 50 dei mesi scorsi, nel complessivo valore superiore a 60 miliardi di euro. Siamo tra i Paesi che hanno speso di più in Europa”. 

Draghi ha concluso la conferenza con il tema – trapelato da dossier USA – dei finanziamenti russi a partiti stranieri. “Ho avuto una telefonata con Blinken, la cosa più naturale era chiedere cosa sapessero. Lui mi ha confermato l’assenza di forze politiche italiane nella lista di chi ha beneficiato di fondi russi”.Rispondendo a una domanda sul dossier Usa relativo ai finanziamenti

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