Decaro, la provocazione di Cera: “Se vuole combattere il sistema che critica si candidi nel centrodestra”

DECARO ROMPE IL SILENZIO, CERA: “SI PROFESSA NUOVO MA RESTA NEL SISTEMA CHE CRITICA. SI CANDIDI NEL CENTRODESTRA SE VUOLE DAVVERO COMBATTERE I SUOI PREDECESSORI”
FOGGIA, 24 agosto 2025
“Antonio Decaro prova a smarcarsi da Nichi Vendola e Michele Emiliano, parlando di ‘sistemi di potere’ che lo renderebbero un presidente ‘a metà’. Ma dire di far fuori Emiliano e Vendola non significa dire tutta la verità: quello che va smascherato è il centro di potere che loro hanno costruito in vent’anni di governo e che continua a muovere i fili della politica”, così il consigliere regionale Napoleone Cera commenta le parole del dem che in questi giorni ha rotto il silenzio circa la sua candidatura a governatore della Regione Puglia.
“Ma, nel farlo – aggiunge Cera -, certifica ciò che i pugliesi sanno da tempo: i governi di Vendola ed Emiliano hanno costruito sistemi di potere che hanno soffocato la Puglia. Lo dice lui stesso, non l’opposizione”.
Eppure, paradossalmente, Decaro continua a stare dentro quella stessa coalizione che vorrebbe guidare, dichiarando di non voler essere, appunto, “un presidente a metà”. “Ma la verità – rimarca Cera – è che rischia di esserlo già prima di candidarsi: ostaggio delle correnti, dei veti incrociati e delle eredità che lui stesso denuncia. Un candidato che sembra più un oppositore interno del centrosinistra che il suo leader”.
“Decaro, che oggi finge di essere il ‘nuovo’, dimentica di dirlo ai pugliesi: lui in quel sistema c’è stato dentro da sempre – incalza il consigliere regionale -. Prima assessore con Michele Emiliano, poi sindaco di Bari, oggi europarlamentare grazie a quegli stessi equilibri che adesso dice di voler rompere. Il paradosso è chiaro: mentre recita la parte dell’alternativa, Decaro è figlio e prodotto di quel sistema che finge di combattere. Non è il ‘nuovo’, è l’ennesimo tentativo di riciclare il vecchio sotto un’altra veste”.
La domanda sorge spontanea: se Decaro non vuole “catene” e rifiuta i sistemi di potere di Vendola ed Emiliano, perché resta nello stesso recinto? “Forse perché senza quella rete di potere non sarebbe neanche in campo?”, si interroga il politico.
Se Decaro vuole davvero libertà, coerenza e rottura col passato, la strada è semplice: candidarsi con il centrodestra, la provocazione di Napoleone Cera. “Almeno la smetterebbe di fare l’opposizione travestita da continuità”.
La Puglia non ha bisogno di presidenti dimezzati o candidati che fanno finta di opporsi ai loro stessi padrini politici. “Ha bisogno di una rottura vera, capace di spezzare il centro di potere che ha tenuto la nostra terra prigioniera per due decenni”, conclude il consigliere.