Cordoglio per la scomparsa di Roberto Consiglio

Nella notte è venuto a mancare, ad 82 anni, il compagno Roberto Consiglio, grande ed indimenticabile protagonista della sinistra foggiana.
Roberto Consiglio era venuto a Foggia giovanissimo gli inizi degli anni Sessanta, provenendo da Bari, dove era nato. Lo aveva portato Michele Pistillo, storico dirigente del Pci pugliese, che dopo sette anni di direzione della federazione barese, era stato mandato a dirigere la federazione comunista di Capitanata.
Qui Roberto fece una importante esperienza come corrispondente per trent’anni de l’Unità e anche di Paese Sera, nonché come dirigente politico della città di Foggia, dedicandosi soprattutto alle questioni dell’informazione.
Nel 1972, sotto l’impulso di Pietro Carmeno, diede vita al periodico Il punto di Capitanata, che assolse ad un importante ruolo, in una fase particolarmente delicata della vita politica di Capitanata, caratterizzata prima dall’attacco neofascista e poi dalla grande avanzata del Pci della metà degli anni Settanta. Da giornalista raccontò non soltanto la vita e i cambiamenti della Capitanata, ma anche le gesta della squadra del Foggia di Zeman con l’entusiasmo che lo contraddistingueva.
Nel 1976 fu eletto consigliere comunale di Foggia, rimanendo nell’assise cittadina per oltre quindici anni, e dirigendo anche il gruppo consiliare comunista. Fu, tra l’altro, per diversi anni componente della segreteria cittadina del Pci nonché segretario della città di Foggia.
Nel 1991, dopo il congresso di Rimini che sancì lo scioglimento del Pci, scelse di aderire al Partito della Rifondazione comunista e successivamente al Partito dei comunisti italiani, fondato da Armando Cossutta, di cui fu anche per diversi anni segretario provinciale.
Roberto si lasciava ben volere per la sua tenacia, simpatia e giovialità, doti che gli consentirono di superare anche i momenti più difficili come la scomparsa della sua cara Nicoletta, dedicandosi alla cura delle sue figliole con amorevole cura paterna. Purtroppo il covid lo ha piegato, come tanti altri anni. A lui va l’affettuoso ricordo di tutti noi che l’abbiamo conosciuto e voluto bene.
Domenico Rizzi