Storia

Claudio Castriotta: “Il mio sogno era Siponto”

Manfredonia – ERA la fine di agosto, a scuola non si andava… estate, ed io in quelle bellissime giornate dal clima strepitoso e caldo, ma di quel caldo davvero benevolo e dal sapore salutare di un respiro sano del 1966, me ne andavo la mattina tutto solo verso Siponto ;e mi fermavo sulla riva della spiaggia libera – attaccata al Lido Nettuno.

Bene quanto bene ,se mi dite che ci trovavo di meraviglioso in que luogo… ebbene il cielo e il mare da Dio,di un profumo immenso – che in alto e in largo si diffondeva sul paese. Mi sedevo ricordo,mentre vedevo cadere una luce bianca, che sembrava un pezzo di nuvola sull’acqua. Il cielo era seduto a mezzo metro da me,quando ad un tratto vidi arenarsi una tartaruga,col suo scudo ,con la testina all’aria si sentiva imprigionata,lamentava sofferente,con i movimenti delle piccole zampette a pinne che muoveva lungo lo scudo piastrone. La guardavo quasi morire,quando mi buttai nell’acqua e la trascinai via dalla riva con molta forza, quando riprese il corso del mare,è la sua vita … scoppiai in un sorriso contento.

Siponto era piena di tartarughe – e io tra le onde ci acchiappavo il sole. Poi me ne tornavo al Villaggio Sant’Andrea,dove sceglievo uno scoglio rotondo e col faccino tondo, e lo sguardo un po’ di sonno, come se vivevo in un sogno, me ne stavo seduto ore intere, a guardare i delfini saltare e spaccare le acque del mare, con i pugni all’altezza delle orecchie osservavo quello scenario naturale : che i bambini di oggi non sanno che a Manfredonia di quel tempo, accadeva questo. Arrivavano dalla parte degli Sciali erano in gruppetto di sei o sette esemplari,la loro velocità mi faceva divertire,mischiati grandi e piccoli, superavano il porto e andare in direzione dell’Acqua di Cristo, poi dopo mezz’ora li vedevo tornare, era magnifico spettacolo tutto questo.

Di  Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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