Politica Manfredonia

“C’era una volta il sindaco”

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“C’era una volta il sindaco”

C’era una volta… il Sindaco

Anche nell’ultimo Consiglio comunale, in diretta video, abbiamo assistito a una scena che dovrebbe preoccupare ogni cittadino e l’intera comunità politica.
Un Sindaco solo, silenzioso, assente. Ancora una volta inerte di fronte a una maggioranza confusa, contraddittoria, variabile.


Un primo cittadino incapace di dettare tempi e priorità amministrative, di far rispettare le sue stesse linee programmatiche a chi, in teoria, dovrebbe sostenerlo senza esitazioni.

Eppure, si mostra in difficoltà anche quando il sostegno arriva dalle opposizioni, come nel caso della proposta – concreta e condivisa da ampi settori della cittadinanza – di mantenere, potenziare e modernizzare la rete ferroviaria cittadina, avanzata dal consigliere Totaro e appoggiata con convinzione da tutte le minoranze consiliari.

Incapace di tracciare una linea chiara, il Sindaco si lascia sopraffare dalle divisioni, spesso alimentate da una maggioranza fatta di prime donne, persino sui grandi temi che il mondo ci impone: la pace, l’autodeterminazione dei popoli, la difesa dei più deboli.


Una maggioranza numericamente solida, ma politicamente divisa, incoerente, piena di pregiudizi e priva di una direzione. Lo dimostrano le immagini – eloquenti – delle dirette video del Consiglio.

Non basta più nemmeno l’aiuto di certa stampa, ormai muta e asservita, forse sconcertata anch’essa dall’evidente inconsistenza politica e amministrativa. Una stampa che, un tempo, era pronta a fustigare i potenti e che oggi appare cieca di fronte al malcontento crescente.

Ma chi sono, oggi, i potenti di turno?
I consiglieri che votano tutto senza fiatare, mano votanti?
Chi si sottrae ai propri doveri di rappresentanza?
Chi predica bene in aula e razzola male nei corridoi del potere?
Gli assessori da selfie?
I funzionari di parte che ostacolano il lavoro delle opposizioni con sberleffi e arroganza?
O chi, nel silenzio, aspetta tempi migliori?

Non è più tempo di attendere. È tempo di agire.


Sindaco, si svegli dal torpore. Si riprenda la fascia, e con essa il ruolo di garante di tutti i cittadini.
Come Città Protagonista Le ha chiesto in Consiglio, scelga da che parte stare.
Lo faccia con i fatti.
Trovi il coraggio – se lo ha – di restituire trasparenza alla vita pubblica, di smascherare e allontanare i potenti nascosti dietro le tende dell’aula consiliare.

Le saranno grati tutti. Anche le tende.

“Come un cantastorie tra le piazze, portava sogni e visioni. C’era una volta…

e forse non ci sarà mai più.”

CITTÀ PROTAGONISTA

                                                                                                                             Movimento civico

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