Storia

C’è sempre stato il tempo dello spavento epidemico: “Manfredonia, l’estate del colera”

IL sole era pallido quel pomeriggio di una soffocante di fine estate nel 1973, Piazza Marconi un raggio di calura.

Sul posto davanti alla “Capitaneria di Porto” e del Comune – tutti in fila , in quel settembre blu colore blu, lunghe file per la vaccinazione contro il colera. In tanti anche in via Maddalena, l’effetto di un’atmosfera strana e appesantita, nelle strade che indistinte brulicavano di persone.

Il panico oramai era diffuso a macchia d’ olio per i vari rioni della città. Ricordo c’era una ragazzina davanti a me col vestito bianco a pois rosso, varcava anche lei ,un po’ paurosa la porta di legno marrone del Comune, lungo il corridoio si aggiravano figure vestite di bianco col vaccino pronto da iniettare ad ogni cittadino messo in coda.

A Manfredonia si mangiava pane caldo e qualche cibo bollito. Intanto il tramonto aveva preso posto al giorno e stava passando le ore alla sera. In Piazza Marconi, zampilli d’acqua passavano tra il corpo del pescatore con il tridente.

Nell’estate del colera rividi dopo  la ragazzina giocare alla fontana.

di Claudio Castriotta

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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