Cassonetti e differenziata, De Luca (Verdi Manfredonia): “La risposta a Manzella”

Cassonetti e differenziata, De Luca (Verdi Manfredonia): “La risposta a Manzella”
Cassonetti e differenziata
Il nostro consigliere De Luca ha chiesto ad un utente social, non provocatoriamente ma per affrontare un discorso con dati scientifici, quali comuni fossero “tornati” ai cassonetti per strada, con quale motivazione e con quali risultati. Gli ha risposto al suo posto Alessandro Manzella, delle guardie ambientali, persona che stimiamo per il suo impegno, che già si era espresso contro l’ampliamento della raccolta porta a porta alle case sparse, alla frazione montagna e alla riviera sud. I comuni citati sono quasi tutti profondamente diversi da Manfredonia. Ma andiamo per ordine.
La scelta tra porta a porta, raccolta di prossimità o cassonetti più o meno intelligenti dipende da vari fattori e viene fatta sulla base di dati obiettivi che riguardano la struttura urbanistica della città, le sue dimensioni, l’abitudine alla differenziazione dei rifiuti, la vocazione turistica, il tessuto produttivo.
Nel 2016 quando abbiamo iniziato la raccolta porta a porta spinta avevamo diversi obiettivi che sono stati in parte raggiunti. Il primo era passare dal 13% di raccolta differenziata del 2015 al 65% e ci siamo riusciti (anche se negli ultimi anni stiamo lentamente scendendo verso il 60%.
Perché proprio quella percentuale? Perché così non si paga l’ecotassa: un importo aggiuntivo molto elevato che si paga sulla frazione indifferenziata se non raggiungi quella soglia (fino a 31 € a tonnellata).
Altro obiettivo era quello di abituare i cittadini a differenziare bene e i risultati si sono visti: nel centro urbano si raggiungono percentuali superiori al 70% e la qualità delle frazioni secche (plastica, metalli, carta e vetro) che produciamo sono di elevata qualità.
Il terzo obiettivo era togliere completamente quel tipo di cassonetti dalle strade che emanavano odori nauseabondi e davano rifugio ai ratti. Purtroppo la mancata implementazione del servizio alle case sparse, a Mezzanone, alla riviera Sud e alla Montagna, non solo non ci ha permesso di raggiungere questo obiettivo ma anzi è diventato un detrattore al raggiungimento ed al mantenimento degli altri due. In pratica la quantità di rifiuti prodotti dalle utenze servite dai cassonetti residui è enormemente superiore a quello stimato, tanto che sono stati aumentati di numero. Questo significa che i cittadini zozzoni che continuano a non voler differenziare si sobbarcano ogni giorno l’onere di andare con l’auto presso quei cassonetti a depositare i loro rifiuti e ciò è inaccettabile.
Quarto obiettivo era quello della riduzione di produzione di rifiuti pro capite e su questo punto siamo ad un risultato analogo a quello generale: siamo passati da 440 kg nel biennio 2015-2016 a circa 400 kg di rifiuti prodotti mediamente dal 2017 al 2022 ed ora si sta salendo di nuovo. Per confronto in Italia la produzione è di poco meno di 500 kg ed al sud siamo poco sopra i 450 kg. Nei comuni in cui vi sono percentuali elevate di raccolta differenziata e la raccolta porta a porta spinta, sia per le campagne informative sia per l’attenzione al tema rifiuti si ottiene comunque di ridurre il quantitativo prodotto.
Ultimo punto è la TARI. Si sperava di poterla diminuire ma il costo del servizio è rimasto ancora alto per diverse ragioni: la prima è che il servizio porta a porta richiede più manodopera che annulla i benefici dell’annullamento dell’ecotassa. A livello mondiale il prezzo della plastica da riciclare si è ridotto notevolmente e quindi le maggiori quantità prodotte non riducono di molto il costo del servizio. A ciò va aggiunta la struttura del territorio molto dispersa, con frazioni e case sparse molto lontane del centro urbano che hanno costi di gestione dei servizi più elevati. Infine i contratti di ASE con il comune di durata biennale che non permettono di fare investimenti in nuovi macchinari e ci si deve attrezzare con noli che sono molto più onerosi
Però sia chiaro che già nel 2016 si prospettava che la raccolta porta a porta spinta fosse solo una prima fase di un piano strategico di gestione dei rifiuti per Manfredonia e per l’intero ARO che avrebbe dovuto prevedere un passaggio, per alcune zone della città e del territorio, ad una raccolta di prossimità. Questa seconda fase avrebbe potuto ridurre anche i costi del servizio mantenendo alta la percentuale di raccolta differenziata. Non a caso sono già state acquistate 13 stazioni ecologiche intelligenti con scheda che sono o saranno posizionate a breve. Queste stazioni però raccolgono solo le frazioni riciclabili: umido, plastica e metalli, vetro e carta. Per l’indifferenziato si manterrà la raccolta porta a porta. Quindi non si tornerà mai più a cassonetti per l’indifferenziato in strada.
Sulle diverse città citate lo stesso Manzella afferma che il ritorno alla modalità dei cassonetti avviene per affrontare specifiche criticità locali.
Giusto per fare l’esempio di una città che conosciamo bene, a Marsala continua in tutta la città la raccolta porta a porta e solo per la situazione contingente di un quartiere fortemente degradato e sede di spaccio, è stata reintrodotta la raccolta con i cassonetti. Per altre città citate, spesso si passa dal sistema porta a porta spinto a quello misto, esattamente come nel 2016 si ipotizzò di fare anche a Manfredonia e che si realizzerà nei prossimi anni seguendo le caratteristiche urbanistiche dei diversi quartieri. Nel centro storico, ad esempio non è ipotizzabile questo sistema misto. Per farlo nel resto del territorio occorrono investimenti ingenti per acquistare le stazioni ecologiche “intelligenti”.
Ovviamente contemporaneamente alla sostituzione dei cassonetti riteniamo che sia urgentissimo posizionare video trappole per gli zozzoni ed elevare tante multe, proprio per evitare ai non residenti in quelle zone di continuare ad abbandonare rifiuti.
Ricordiamo che la Legge 137/2023 ha introdotto la sanzioni penali per chi abbandona rifiuti che viene punito con un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Innocenza Starace Alfredo De Luca
Coportavoce provinciale Europa Verde Consigliere comunale Europa Verde