Capuano: “Ecco perchè ho lasciato Foggia”
Capuano: “Ecco perchè ho lasciato Foggia”
L’ex tecnico del Foggia Eziolino Capuano ha affidato alle pagina della Gazzetta dello Sport tutte le verità sul suo addio alla società di Nicola Canonico.
“Penso di avere dimostrato che l’uomo supera l’allenatore. Rifarei altre mille volte la scelta di Foggia, ma nell’intervallo dell’ultima partita ho deciso di andare via. Quei tre nostri tifosi morti a Potenza mi ha fatto sentire in colpa. Ho portato io i genitori all’obitorio a riconoscerli. Non me la sono sentita di continuare”.
CAPUANO DOPO LA TRAGEDIA DI POTENZA: “HO VISTO CERTI ATTEGGIAMENTI…” SPIEGATO L’ADDIO AL FOGGIA?
“Non me la sono sentita di continuare. Ho visto morire tre ragazzi che tifavano per la loro squadra e certi atteggiamenti non mi sono piaciuti”.
Ma poi aggiunge: “Ho visto cose per cui non posso andare avanti. L’etica e il comportamento vanno al di sopra di tutto. E non era colpa del presidente Canonico”.
Chiaro attacco ai calciatori.
Capuano cerca squadra, magari in B.
“Serve la vocazione. Non è un mestiere in cui timbri il cartellino: devi avere trasporto emotivo, devi stare 18 ore al campo e pensare solo a quello. È la tua vita. Mi serve il pubblico, la critica, la spinta. L’allenatore è un pittore. I colori devono essere veri e puri per fare un bel quadro. Se sono sbiaditi, il quadro non viene bene». In rossoblù, a Taranto, «siamo passati da 300 a 15mila spettatori perché erano coinvolti, si divertivano, i bambini applaudivano. È l’essenza del calcio”.