Politica Italia

Camera dei Deputati. Bonus baby-sitting a tutte le professioni sanitarie: Commissioni Lavoro ed Affari sociali approvano l’emendamento presentato dall’on.Rosa Menga

<<Coloro che operano nel campo della sanità vivono, da un anno a questa parte, una situazione lavorativa spesso al limite dello stremo. Tutti loro hanno prestato e continuano a prestare la propria opera in piena pandemia, al servizio della popolazione, spesso a discapito della propria salute e senza mai risparmiarsi. Non si poteva continuare ad ignorare il fatto che ciò abbia ripercussioni sulla loro vita familiare e sulla gestione della stessa. Con l’approvazione dell’emendamento da me presentato, oggi si sana l’inspiegabile discriminante che riconosceva solo per alcune categorie del comparto sanitario la possibilità di accedere al bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting.>>

Così, l’on.Rosa Menga, commenta l’approvazione all’unanimità da parte delle Commissioni Lavoro ed Affari Sociali dell’emendamento al comma 6, art.2 del DL 13 marzo 2021, n. 30 che porta la sua firma e con il quale si supera la discriminante che riconosceva l’accesso al sostegno sole 5 categorie sanitarie – medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica ed operatori sanitari – lasciando fuori gli Odontoiatri, gli Infermieri pediatrici, gli Assistenti sociali, i Biologi, i Chimici e i Fisici, i Farmacisti, le Ostetriche, gli Psicologi e i Veterinari: tutto personale direttamente impiegato nella gestione dell’emergenza pandemica.

<<L’emendamento approvato – continua Menga – sostituirà l’indicazione specifica delle 5 categorie sanitarie, finora uniche beneficiarie del bonus baby sitter, con un più inclusivo “appartenenti alle categorie esercenti le professioni sanitarie, degli esercenti la professione di assistenti sociali e degli operatori sociosanitari”.>>

Nelle prossime settimane l’Aula di Montecitorio sarà chiamata a dare il via libera alla riformulazione dell’art. 2 del DL 13 marzo 2021, n. 30.  

<<La politica – conclude Menga – ha il dovere di sostenere coloro che da un anno a questa parte stanno reggendo sulle proprie spalle la salute degli italiani. La riformulazione del comma 6 è quanto mai urgente e necessaria se non si vuol correre il rischio che, anche in considerazione dell’alta componente femminile presente in ambito sanitario, i professionisti esclusi dal sostegno siano costretti a scegliere tra la cura per i propri figli e della propria famiglia e l’assistenza dei pazienti nei territori, nelle strutture sanitarie e in tutti i luoghi cura.>>

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Comunicato Stampa

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