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#Arsenico40: memoria e verità a 40 anni dallo scoppio dell’Enichem

Manfredonia, 40 anni fa la nube tossica.  Alle 9,30 del 26 settembre del 1976 uno scoppio della colonna di lavaggio dell’ammoniaca nello stabilimento petrolchimico Anic in località Macchia-Monte Sant’Angelo causò la dispersione in atmosfera di 20/30 tonnellate di arsenico, una sostanza altamente tossica per l’uomo.

Ma di questo  si saprà solo dopo. Coloro che hanno avuto potere e responsabilità, infatti, lo hanno dapprima derubricato ad incidente, in seguito estromesso dalla coscienza pubblica, infine svuotato con la sentenza che ha sollevato da ogni responsabilità i dirigenti dell’Ex Enichem coinvolti. Oggi, dopo quarant’anni, quel tragico incidente  può e deve tornare ad essere parte della memoria e della consapevolezza collettiva.

Il disastro  non è solo un evento passato da ricordare, ma una minaccia presente da denunciare. Il Quarantennale e gli eventi ad esso legati, nasce dal  bisogno di Verità. Verità taciuta, anzi meglio occultata, agli operai,  che a mani nude furono costretti a spalare la sostanza velenosa. Verità taciuta  alla città che fu  costretta ,  per giorni e giorni , a respirare a pieni polmoni un’aria avvelenata. Verità che non è stata gridata da chi è stato colpito perché l’arsenico è un veleno che entra gentile e manifesta i suoi effetti soprattutto dopo 20 anni. Verità che fu finalmente richiesta anzi “urlata” nelle lotte cittadine dell”88/89, ma poi subito sepolta dalla fame atavica di lavoro che fece accogliere come un risarcimento di quelle lotte un Contratto D’Area costruito sui veleni interrati dell’Enichem e che ha dato solo lavoro provvisorio  per sfruttare i finanziamenti dello Stato. Verità sepolta definitivamente nella rassegnazione dei cittadini davanti alla farsa di un processo il cui esito era stato già pre\detto dal ritiro del Comune di Manfredonia come parte civile.

Ecco, siamo all’oggi, in cui è difficile ottenere l’ ascolto  per  il Progetto dell’indagine Partecipata sulla Salute a Manfredonia, ma  anche   parlare ai cittadini e alle cittadine di ciò che è accaduto quarant’anni fa. La Verità è stata rimossa non solo perché non si crede più  nella Politica, ma soprattutto perché non si crede che le cose possano cambiare, che un FUTURO DIVERSO SIA POSSIBILE.

E’ per questo che il Coordinamento Cittadino Salute Ambiente di Manfredonia (nato circa un anno e mezzo fa per fare luce sullo stato di salute della cittadinanza a seguito del disastro “occultato”), l’Amministrazione Comunale e la Commissione scientifica della Ricerca Epidemiologica hanno deciso di indire, nel quarantesimo anniversario dell’avvenimento, le Giornate della Salute. Il 24, 25, 26 e 30 settembre, con un ricco programma di incontri, laboratori teatrali, mostre e tanto altro per cercare verità e giustizia, per onorare i morti operai e cittadini, per pensare un futuro diverso per il nostro territorio!

 

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Redazione

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