Ambrogino d’Oro per la studentessa “anti-caro affitti”
Premio Ambrogino d’Oro 2023 per Ilaria Lamera, la studentessa anti-caro affitti.
Ilaria Lamera è originaria della Val Seriana, ha 23 anni e frequenta Ingegneria ambientale al Policlinico di Milano. Nel maggio scorso ha dato il via alle “proteste in tenda” degli studenti in tutta Italia contro il caro affitti e il 6 dicembre scorso è stata insignita del premio Ambrogino D’Oro, la più alta onorificenza che il comune conferisce ai milanesi di nascita o di adozione che si sono distinti nella valorizzazione e nella tutela della città. Ilaria nell’ottobre scorso aveva postato una foto sui suoi canali social, scrivendo: “La sola candidatura per me è un traguardo incredibile!” La studentessa anti-caro affitti si è distinta per il coraggio e la risolutezza.
La storia di Ilaria
Ilaria, prima della pandemia faceva la pendolare da Alzano Lombardo a Milano. Poi con la pandemia ha cominciato a seguire le lezioni in Dad, ottimizzando notevolmente i tempi. Dopo la pandemia, Ilaria ha ricominciato a spostarsi in treno, cercando nel frattempo un alloggio nel capoluogo lombardo. ”Due ore per venire qui, due ore per tornare a casa: per chi studia Ingegneria è insostenibile perdere quattro ore di studio”. Tantissimi sono i pendolari che ogni giorno si spostano in treno per raggiungere l’Università e altrettanti i disagi che quotidianamente sono costretti ad affrontare. Ancora più insostenibili, però, sono i prezzi per i fuorisede a Milano. “Non trovavo niente sotto gli 800 euro al mese per camera singola. Solo camere condivise in spazi strettissimi o in alloggi ’illegali’. ” racconta la ragazza. Cosi, colta dalla disperazione, ha avuto l’idea di piantare una tenda in piazza e ha dato inizio alla protesta. L’odio social non le ha dato tregua: “Vai a lavorare”, “Vai a vivere nell’hinterland” ma Ilaria ha ricevuto anche conforto e sostegno da altri studenti, che prima di andare a lezione passavano a salutarla e ringraziarla.
La consegna del premio
Lo scorso 6 dicembre Ilaria, accompagnata dai suoi genitori, è andata a ritirare il suo riconoscimento. Alla cerimonia di premiazione è stata presentata come la studentessa che ha portato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla difficoltà di studenti e studentesse ad affrontare le spese sugli alloggi e che con determinazione e capacità comunicativa ha dato voce a tanti giovani incoraggiandoli ad imbattersi nella stessa battaglia. “Siamo grati al comune di Milano per aver riconosciuto l’importanza sociale e civile della nostra protesta, però avremmo voluto vedere un po’ più di impegno concreto e un premio non risolve il problema”, commenta la studentessa bergamasca al termine della cerimonia.