Aggiornamenti sull’ondata di freddo dopo l’Epifania
Aggiornamenti sull’ondata di freddo dopo l’Epifania
Su MeteoLive arrivano aggiornamenti sull’ondata di freddo dopo l’Epifania.
Un peggioramento intenso è previsto tra venerdi 5 e sabato 6 gennaio. C’è ancora incertezza sul grado di penetrazione del fronte e soprattutto sulle termiche che lo accompagneranno, ma il maltempo viene oggi contemplato da diverse elaborazioni.
Un maltempo organizzato per la data dell’Epifania gode al momento di un’attendibilità del 50-55%.
Successivamente questa depressione si scaverà nel Mediterraneo e sull’Italia per l’Epifania, richiamando aria progressivamente più fredda.
Sarà lo schema barico che insisterà almeno sino al 10-12 gennaio, ma le conseguenze sono ancora molto incerte a causa dell’invadenza dell’anticiclone.
I risvolti perturbati si avranno ormai solo sulle regioni centrali adriatiche e sul meridione con possibile neve a quote basse, mentre altrove avremo solo un afflusso di aria fredda e secca.
La pensa allo stesso modo anche il famoso meteorologo Giuliacci.
“Cambiamento radicale del clima all’Epifania con neve in montagna All’Epifania, una perturbazione atlantica porterà una svolta nel tempo, con precipitazioni diffuse su tutto il territorio nazionale“ scrive sul suo sito.
“Le Alpi e l’Appennino settentrionale saranno interessati da nevicate, con la quota neve che scenderà fino a 1000-1200 metri di altitudine. Le piogge arriveranno prima sulle regioni settentrionali, poi si sposteranno anche su quelle centrali e meridionali tra il 6 e il 7 gennaio” conclude.