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“L’incendiario e populista Emiliano è inadeguato. Facciamo tutti un passo indietro ed il centrosinistra farà sintesi in Puglia”

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“Né un capriccio personale, né un’azione di disturbo di Renzi e Salvini per far vincere Raffaele Fitto. Non è una questione di nomi, ma di metodo. Si fa tutti un passo indietro e si discute di chi possa più adeguatamente ed in maniera più efficace rappresentare un punto di sintesi. Conoscendolo Emiliano non farà mai un passo indietro, seppure ci sia ancora tempo utile per fare sintesi sul candidato presidente e sui temi nella coalizione di centrosinistra”. Lo ha dichiarato a ilsipontino.net Ivan Scalfarotto, candidato Presidente della Regione Puglia per per Italia Viva, Azione e +Europa.
“Se si fa un accordo tra forze diverse, la persona che si fa garante di questo accordo, dev’essere capace di fare sintesi – ha aggiunto l’On. Scalfarotto -. Conte per esempio sta tenendo in piedi con capacità un Governo con forze ed idee diverse tra di loro. Ve lo immaginate un Governo presieduto da Di Battista? Sarebbe molto difficile. Non puoi prendere un incendiario, un pasdaran come Emiliano, il quale disse che il programma del governo giallo-verde di Salvini era compatibile con quello della Puglia. L’attuale presidente della Puglia ha posizione lontanissime dagli elettori di sinistra”.


Emiliano non è di sinistra?
“La sinistra non la devi predicare, la devi attuare – evidenzia Scalfarotto -. Emiliano istituzionalizza il populismo, le sue posizioni sono sempre del tutto contrarie al Governo nazionale, anche quando c’è il Pd a Roma. Lui rincorre la pancia della regione con posizioni di Masaniello. Lui cerca di essere votato da tutti, ha fatto numerose nomine al centrodestra, nelle sue liste c’è di tutto e di più, perché si preoccupa solo dei portatori di voti. Se non ci fosse stata la mia candidatura, i pugliesi avrebbero dovuto scegliere tra: populismo sovranista del centrodestra, populismo di palazzo di Emiliano ed il populismo della decrescita infelice dei 5 stelle. La mia proposta e quella di Italia Viva è, invece, una proposta europeista, modernizzatrice che parla alla Puglia operosa e che vuole ragionare con la testa e dice basta agli slogan e all’assistenzialismo, scardinando il rapporto tra la politica ed il bisogno dei cittadini. C’è bisogno di lavoro e non di sussidi. Aiutare le imprese a crescere per investire sulle persone”.
Tra i nomi di una possibile sintesi in Puglia si vocifera di Antonio Decaro (sindaco di Bari e Presidente Anci) e Gianrico Carofiglio (scrittore e già parlamentare Pd).
“Non è questioni di nomi, ma di metodo – prosegue Scalfarotto-. Si fa tutti un passo indietro e si discute di chi possa più adeguatamente ed in maniera più efficace rappresentare un punto di sintesi. Conoscendolo Emiliano non farà mai un passo indietro. C’è il tempo per poter resettare e ripartire uniti come coalizione. Vendola, ad esempio, è stato un ottimo presidente di regione; non a caso Emiliano si è impegnato a smantellare subito il suo operato. Il mio non è protagonismo. Il Presidente è come un direttore d’orchestra, il quale fa in modo che tutti gli strumenti suonano in maniera armonica. Il Presidente fa sintesi, non è il protagonista assoluto a tutti i costi e non suona altri strumenti contemporaneamente. Ad esempio, trovo illogico, che due settori importanti come Sanità ed Agricoltura in Puglia non abbiano assessori tecnici competenti e che Emiliano si sia tenuto per sé tali deleghe con i risultati, anche antiscientifici (vedi il caso Xylella) disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti ed a danno dei pugliesi”.


“Senza la nostra presenza – conclude l’esponente di Italia Viva -, la scheda elettorale in Puglia è monca, dove un pezzo della nostra regione non avrebbe trovato rappresentanza e non sarebbe andato a votare. Sono disponibile a confrontarmi e ragionare sui contenuti. Mi farò scivolare addosso ogni offesa personale. Non mi devo scusare con nessun esponente del Pd di Capitanata e di Puglia. Le offese personali non servono alla politica ed alle Istituzioni, non rientra nel mio vocabolario. Chi utilizza questi strumenti vuol dire che non si hanno altri argomenti e non si facilita la partecipazione dei cittadini. Nelle nostre liste c’è un posto per tutti dove essere protagonisti, soprattutto tra i giovani e le donne. C’è bisogno di visione e strategia, lavorare sodo per offrire ai pugliesi un’altra opportunità vera e che guardi al futuro della collettività e non degli interessi personali”.

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