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Casa sollievo della Sofferenza: revocato lo sciopero del 9 gennaio con la mediazione della Regione Puglia

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Casa sollievo della Sofferenza: revocato lo sciopero del 9 gennaio con la mediazione della Regione Puglia

Le organizzazioni sindacali, al termine di una lunga riunione convocata dal presidente della Regione Puglia, hanno revocato lo sciopero proclamato per il 9 gennaio 2026.

 Contestualmente, la direzione strategica della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza ha accolto l’invito di Michele Emiliano e dell’assessore alla sanità Raffaele Piemontese, a non modificare il contratto di lavoro applicato al personale del comparto sanitario.

All’incontro hanno partecipato, oltre alle organizzazioni sindacali e al presidente Emiliano e al vicepresidente Piemontese, il presidente della Task Force per l’Occupazione, Leo Caroli, il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, il direttore generale della Casa Sollievo della Sofferenza, Gino Gumirato, e il direttore amministrativo della ASL Foggia, Michelangelo Armenise.

“L’incontro di oggi ha consentito un confronto approfondito e responsabile tra la Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza e le organizzazioni sindacali. Le parti hanno manifestato la comune volontà di individuare una soluzione condivisa, rinviando le decisioni finali entro il prossimo mese di gennaio”, ha dichiarato al termine della riunione, il presidente Emiliano.

Inoltre, il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, ha evidenziato la possibilità che, a partire da gennaio 2026, vi sia la disponibilità a integrare le somme mensilmente erogate, nell’ambito del tetto delle prestazioni previste dal contratto in essere.

“L’impegno della Regione è quello di garantire continuità assistenziale ai cittadini e, allo stesso tempo, tutelare il lavoro e la dignità professionale di chi ogni giorno assicura cure e servizi sanitari”, ha aggiunto l’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese.

 “Il percorso avviato oggi va in questa direzione: creare condizioni di stabilità che consentano di superare le criticità emerse e di individuare una soluzione condivisa, nel rispetto dei lavoratori e del diritto alla salute”.

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