Casa Sollievo, sanità in mobilitazione: fiaccolata il 22 dicembre e sciopero a gennaio

CASA SOLLIEVO, SANITÀ IN MOBILITAZIONE: FIACCOLATA IL 22 DICEMBRE E SCIOPERO A GENNAIO
Le Segreterie Territoriali e Aziendali delle Organizzazioni Sindacali del Comparto e della Dirigenza Medica, riunite in data odierna, prendono atto con estrema gravità del fallimento della procedura di raffreddamento del conflitto, esperita in data 16 dicembre 2025 e denunciano pubblicamente l’atteggiamento irresponsabile, dilatorio e politicamente inaccettabile della governance dell’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo.
Siamo di fronte a una gestione che calpesta i diritti contrattuali, nega salari dovuti, disconosce le regole democratiche delle relazioni sindacali e tenta, con un atto unilaterale, forzato e privo di legittimazione, di stravolgere il perimetro contrattuale, imponendo il passaggio dal CCNL Sanità Pubblica al CCNL Sanità Privata ARIS–AIOP per tutto il personale del comparto, dal Contratto ARIS-ANMIRS degli Ospedali Religiosi (modellato sulla falsa riga del contratto pubblico), al contratto ARIS-CIMOP delle Case di Cura Private per la dirigenza medica, e dal CCNL Sanità Pubblica al CCNL Sanità Privata ARIS–ADONP per la dirigenza sanitaria.
Un’operazione che le OO.SS. giudicano grave, illegittima e socialmente pericolosa, non solo perché determina una regressione dei diritti, una riduzione delle tutele e una precarizzazione strutturale del lavoro sanitario, ma soprattutto perché mette seriamente a rischio la tenuta dei servizi sanitari erogati ai cittadini anche a causa dell’inadeguatezza della parte normativa dei contratti collettivi che vorrebbero applicare.
Il cambio di CCNL, infatti, produrrebbe un effetto immediato di fuga di medici, dirigenti sanitari e operatori del comparto verso altre aziende sanitarie pubbliche e strutture che garantiscono condizioni contrattuali certe, stabili e tutelanti.
Un esodo prevedibile e già in atto, che non potrebbe essere mai essere compensato da ipotetici rimpiazzi perché le condizioni offerte sarebbero del tutto al di sotto di qualsiasi altra offerta che potrebbe essere fatta da altri operatori del settore, con la inevitabile conseguenza che porta al rischio di compromettere la continuità assistenziale, di ridurre drasticamente l’offerta sanitaria e di mettere in crisi reparti strategici, con conseguenze dirette e gravissime sulla sicurezza delle cure e sul diritto alla salute della popolazione.
Per queste ragioni, all’unanimità, le Organizzazioni Sindacali dichiarano aperta una fase di conflitto permanente, sindacale, legale e istituzionale. A partire dalla prossima settimana verranno notificate dal personale del comparto oltre 1.000 (mille) diffide e messe in mora alla Direzione Generale per il mancato riconoscimento degli arretrati contrattuali e per il mancato adeguamento al CCNL 2022/2024. In parallelo, la Dirigenza Medica invierà le diffide per il pagamento delle oltre 70.000 ore di lavoro eccedente prestate nel 2024 e mai retribuite, riservandosi di richiedere anche il pagamento delle ore eccedenti prestate negli anni precedenti.
In assenza di risposte immediate, concrete e verificabili, i legali delle OO.SS. procederanno senza ulteriori passaggi intermedi al deposito delle azioni giudiziarie presso il Tribunale, chiamando la controparte ad assumersi tutte le responsabilità economiche, giuridiche e d’immagine che ne deriveranno.
Parallelamente, è già in corso, sempre da parte del Comparto, la predisposizione delle azioni legali per il mancato riconoscimento dell’indennità di malattie infettive durante il periodo COVID-19, prevista dall’art. 44, comma 6, del CCNL Sanità Pubblica 1994/97, ulteriore prova di una gestione che disapplica consapevolmente norme contrattuali vigenti.
Nel rispetto della legge, ma con determinazione assoluta, le OO.SS. stanno predisponendo gli atti per la proclamazione dello sciopero generale per l’intera giornata del 9 gennaio 2026, una scelta obbligata di fronte alla chiusura totale della Direzione e all’assenza di qualsiasi reale volontà di confronto.
Uno sciopero che nasce non solo dalla difesa dei diritti dei lavoratori, ma dalla necessità di difendere la tenuta dei servizi alle comunità afferenti al nosocomio. Casa Sollievo della Sofferenza non è un ospedaletto a cui si può applicare un CCNL di Case di Cura Private.
Le Organizzazioni Sindacali ribadiscono con fermezza che nessuna iniziativa verrà sospesa o revocata se non a fronte del ritiro immediato e formale della nota che prefigura il cambio di CCNL. Ogni tentativo di rinvio o di ambiguità sarà considerato atto ostile nei confronti dei lavoratori, dei cittadini e dell’intero territorio.
Alla luce del venir meno di qualsiasi rapporto fiduciario, le OO.SS. comunicano che sono in fase di predisposizione due note unitarie con cui verrà formalmente richiesta la sfiducia dell’attuale Direttore Generale e dell’intero Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale.
Contestualmente, sarà richiesta l’immediata apertura di un tavolo di confronto direttamente a Roma con la Segreteria di Stato Vaticano, poiché le rappresentanze sindacali e i dipendenti non riconoscono più l’attuale management come interlocutore legittimato a garantire né i diritti dei lavoratori né la continuità e la qualità dei servizi sanitari.
Il mandato delle lavoratrici e dei lavoratori è netto e inequivocabile: utilizzare tutti gli strumenti di lotta consentiti dalla legge affinché la Segreteria di Stato Vaticano, titolare della responsabilità ultima sulla governance dell’Ospedale, assuma una responsabilità politica, morale e istituzionale, intervenendo per fermare scelte che stanno mettendo a rischio il futuro della struttura e il diritto alla salute dei cittadini.
In questo quadro di mobilitazione crescente, le OO.SS. stanno organizzando una fiaccolata pubblica per il giorno 22 dicembre alle ore 17.00, aperta ad Associazioni, Sindaci, rappresentanti istituzionali e cittadini di San Giovanni Rotondo e dei comuni limitrofi.
La manifestazione partirà da Piazza dei Martiri, percorrerà Viale Cappuccini e si concluderà nelle adiacenze dell’Ospedale, per affermare con forza che questa non è una vertenza corporativa, ma una battaglia collettiva per la difesa della sanità, del lavoro e dei diritti di tutta la comunità.
Si attende infine la convocazione immediata da parte della Direzione Generale per la definizione dei contingenti minimi ed essenziali, così come previsto dal verbale prefettizio, in vista dello sciopero del 9 gennaio 2026.
Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, FP CISL, UIL FPL, FIALS, ANMIRS e ANAAO dichiarano che non arretreranno di un solo passo: la vertenza di Casa Sollievo della Sofferenza è diventata il simbolo di una scelta che contrappone diritti e arbitrio, lavoro e potere, dignità e imposizione, con ricadute dirette e pericolose sulla salute dei cittadini e delle lavoratrici e lavoratori.
FP CGIL FP CISL UIL FPL FIALS NURSIND NURSING UP
ANMIRS ANAAO