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I 5 stelle ancora contro l’Ase: “Trasparenza amministrativa e politiche ambientali sbagliate”

È bello vedere come si prendono cura di noi. La Befana è vicina e forse una nuova direzione ai vertici dell’ A.S.E. comparirà dalla calza come dono alla città. Un’epifania, minore e tutta sipontina, sarebbe utile anche per dipanare la situazione gordiana seguente: se l’A.S.E. abbia maggior bisogno di personale o di meno trogloditiche abitudini dei cittadini. Fatto sta che Manfredonia ha ancora difficoltà nella gestione dei rifiuti e il malcontento è percepibile macroscopicamente. Vantiamo una aliquota da Guinness, produciamo molto più rifiuti di quanto ne riusciamo a smaltire e soprattutto, per la popolazione, a raccogliere. In altre realtà i rifiuti rendono e aiutano a risanare la bilancia del debito pubblico. Perché a Manfredonia non si trovano virtuosi del mastello? Si è fatta un po’ di confusione negli ultimi due anni fra l’istanza necessaria del differenziare le filiere dei rifiuti che non significa differenziata a tappeto, anzi tappetino.

 

La strategia ZERO WASTE, quella teorizzata da Paul Connett e realizzata anche in alcune aree virtuose italiane, ha regole d’ingaggio molto diverse. Uno dei fraintendimenti che diventa vero punto dolente consiste nel non aver adottato una politica di riduzione del rifiuto in assoluto perchè il rifiuto, anche se mastellato, vede ancora molto spesso come terminale di filiera l’inceneritore (uno a Manfredonia e oltre quattro nella sola Cerignola): in questo modo è impossibile abbassare il conto economico per il cittadino, oltre che aumentare l’inquinamento ambientale a più livelli. Tradotto significa: più lavoro, più impegno chiesto ai cittadini ma ugualmente meno efficacia della filiera e…costi che non si abbassano. La querelle fra A.S.E e cittadini è datata e inefficace se si vuol andare al cuore del problema immondizia di Manfredonia, mentre torna sempre utile per le ben note strategie di distrazione di massa in attesa del carnevale.

 

Il personale serve è evidente. Tuttavia è anche un fatto ben noto che non esiste un organigramma completo dell’A.S.E. consultabile. Quanta forza lavoro è già in busta paga dell’azienda municipalizzata e quindi tenuta alla TRASPARENZA AMMINSTRATIVA. I dirigenti hanno usufruito per caso di bonus di produzione negli ultimi anni? Con quali voci di bilancio si pensa di assumere nuova forza lavoro? La città è al minimo storico quindi è naturale che il malcontento si palesi, purtroppo, anche in atti di inciviltà, che per altro non sono sconosciuti ai medesimi dipendenti dell’azienda, come denunciato questa estate dal Meetup Manfredonia in Movimento ai giornali e ancora visibile sulla mappa interattiva #manfredoniapulita a riguardo dello scarico di materiale infiammabile svoltosi il 26 luglio 2016 in mattinata in via degli Iris, con allegata documentazione fotografica di mezzo comunale coinvolto ( http://manfredoniainmovimento.blogspot.it/2016/08/richiesta-chiarimenti-su-accatastamento.html). Non abbiamo ricevuto mai una risposta alla semplice domanda che ponemmo: cosa stanno facendo quegli operai? Davvero quello messo in atto è il migliore dei ricicli possibili? Ne dubitiamo fortemente e siamo disposti a darne dimostrazione concreta. #Ascoltiamoicittadini

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Redazione

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