Un pugliese su 3 va dallo psicologo
Il Commissario Palma intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno: “Un pugliese su tre dallo psicologo, in aumento ansia e depressione”
Un pugliese su tre (circa un milione e mezzo) ha usufruito, almeno una volta nel corso della propria vita, di un colloquio o di un intervento da parte di uno psicologo.
Un dato che cresce fino al 38% tra le donne, al 46% tra gli under 45 e al 44% tra chi ha un titolo di studio elevato.
E se una parte di popolazione (il 18%) dichiara di aver avuto bisogno di un supporto anche prima del Covid, ben il 13% afferma di aver preso consapevolezza di tale necessità proprio durante l’emergenza Covid a testimonianza della serie di problematiche psichiche portate a galla dall’epidemia, per molto tempo rimaste nascoste e che, una volta manifestatesi, non è più possibile tornare a celare.
I numeri, venuti fuori qualche mese fa da un sondaggio condotto da BiDiMedia su input del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, testimoniano quanto sia diventata imprescindibile la figura dello psicologo per il benessere di ogni cittadino, in Puglia come altrove.
E non è un caso che, da qualche giorno, ha preso il via anche nel Tacco d’Italia, il «Mese del benessere psicologico»: dal 10 ottobre, e per tutto il mese, è in programma nell’intera regione una serie di incontri, iniziative ed eventi pubblici (l’elenco degli appuntamenti è presente sul sito www.mesedelbenesserepsicologico.it) proposti e organizzati dai professionisti, finalizzati ad avvicinare la popolazione al tema della salute psicologica.
Intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il commissario Luigi Palma ha dichiarato: “La figura dello psicologo ha assunto centralità”
“La pandemia ha scoperchiato il vaso di Pandora intimo e individuale, portando a galla una serie di problematiche psichiche che per molto tempo erano rimaste nascoste.
Abbiamo sperimentato che la salute non è identificabile con il guarire, ma investe il prendersi cura della persona nella sua totalità e nelle sue fragilità”.