Cronaca Capitanata

Terremoto de L’Aquila: Rosanna La Torre, la studentessa di Manfredonia che si salvò per miracolo

Articolo pubblicato su “La Gazzetta del Mezzogiorno” dell’8 aprile 2009

Lunedì 6 aprile, ore 18. È questa la data e l’ora in cui Rosanna La Torre, manfredoniana di 26 anni, è nata per la seconda volta. Sepolta viva per quasi quindici ore sotto le macerie del palazzo in cui risiedeva a L’Aquila, Rosanna è stata tratta in salvo praticamente incolume. «Un miracolo, sicuramente un miracolo», commenta con la voce tremolante per l’emozione il papà, Domenico La Torre, sottufficiale dell’areonautica presso la base militare di Amendola. Rosanna vive a L’Aquila con le due sorelle minori, Giovanna di 20 anni e Giuseppina di 23. La giovane e determinata manfredoniana si è laureata in medicina lo scorso anno e risiede a L’Aquila in un appartamentino del centro storico, in via Roma, dove svolge il tirocinio presso l’ospedale del capoluogo abruzzese. Le due sorelle abitano insieme poco distanti: Giovanna si è iscritta al primo anno di Economia e commercio, mentre Giuseppina si laurea all’università de L’Aquila fra meno di 20 giorni, il 27 aprile, in ingegneria meccanica. La loro vita procede serena, fino a quel maledetto 6 aprile, quando alle 3.32 del mattino la terra d’Abruzzo comincia a tremare paurosamente. 

La palazzina in cui vivono Giovanna e Giuseppina resta in piedi e le due sorelle si precipitano dalla maggiore per accertarsi delle sue condizioni. Indescrivibile ciò che si troveranno davanti: dell’antico palazzo a due piani del centro storico non restano che le briciole. Immediatamente le giovani sipontine allertano il padre Domenico e la madre Filomena che, ad oltre trecento chilometri di distanza, ignorano ancora il dramma in cui è precipitata la loro famiglia. Domenico e Filomena non perdono un solo istante e si precipitano a L’Aquila. Un viaggio affrontato col cuore in gola mentre della figlia Rosanna nessuno riesce a dar loro notizie ed il suo cellulare non dà segni di vita. Domenico si ritrova dinanzi alle macerie di ciò che resta dell’appartamento in cui alloggia la figlia. 

Le speranze sono flebili, fino a quando un cane non segnala che lì, sotto cumuli di detriti, c’è qualcuno. «Era proprio il luogo dove avrebbe dovuto trovarsi mia figlia », commenta Domenico che rivive con turbamento quelle ore concitate. Il padre affranto, ma con un barlume di speranza comincia quindi a scavare a mani nude tra le macerie insieme ai vigili del fuoco. Poi finalmente giunge la voce di Rosanna. È viva. Incredibilmente. Dopo quindici interminabili ore Rosanna è tratta fuori da un incubo. «Era ancora nel suo letto – racconta il papà – È stata salvata da un armadietto che le si è adagiato sul corpo facendole da scudo ». Ora Rosanna, miracolosamente illesa, è ricoverata presso la clinica di Avezzano, circondata dall’affetto dei genitori, delle sorelle e degli amici che, nel dolore infinito di questi giorni, hanno potuto sorridere dinanzi ad un incredibile ed a tratti insperato miracolo.

di Maria Teresa Valente, 08/04/2009

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Maria Teresa Valente

Giornalista pubblicista dal 2000 ed impiegata, esercita anche l’attività di mamma full time di due splendidi e vivacissimi bambini: Vanessa e Domenico. È nata e cresciuta a Manfredonia (FG), sulle rive dell’omonimo Golfo, nelle cui acque intinge quotidianamente la sua penna ed i suoi pensieri. Collabora con diverse testate ed ha diretto vari giornali di Capitanata, tra cui, per 10 anni, Manfredonia.net, il primo quotidiano on line del nord della Puglia. Laureata in Lettere Moderne con una tesi sull’immigrazione, ha conseguito un master in Comunicazione Politica ed è appassionata di storia. Per nove anni è stata responsabile dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Manfredonia. Ancora indecisa se un giorno vorrebbe rinascere nei panni di Oriana Fallaci o in quelli di Monica Bellucci, nel frattempo indossa con piacere i suoi comodissimi jeans, sorseggiando caffè nero bollente davanti alla tastiera, mentre scrive accompagnata dalla favolosa musica degli anni ‘70 e ‘80.

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